[09/06/2008] Parchi

Il mare cinese malato di supersfruttamento

LIVORNO. Durante un seminario sulla zonazione marittima funzionale tenutosi a Tianjin, nel nord della Cina, che ha riunito esperti cinesi di alto livello nel settore della geografia economica marittima, è emerso che l’inquinamento dei mari della Cina è ancora molto elevato, anche se al largo si osserva un leggero miglioramento nella qualità delle acque.

Lungo le coste cinesi, 145.000 chilometri quadrati di acque poco profonde presentano valori che soddisfano le norme di qualità previste dalla legge per un’acqua oceanica pulita, mentre 29.000 chilometri quadrati di acque costiere risultano fortemente inquinate.

Negli ultimi 50 anni, l´ecosistema costiero cinese ha visto la scomparsa del 50% delle zone umide costiere a causa dello sfruttamento eccessivo e della distruzione dell’80% delle barriere coralline e delle foreste costiere di mangrovie.

La costa della Cina continentale è lunga circa 18mila chilometri e secondo la Convention on the law of the sea dell’Onu, la Cina possiede 350 mila chilometri quadrati di acque costiere ed interne territoriali, mentre l’area economica esclusiva della Repubblica popolare cinese si estende a mare per 3 milioni di chilometri quadrati.

«Negli ultimi 20 anni – ha spiegato Luan Weixin, professore dalla facoltà di economie e gestione dell’università marittima di Dalian – l’economia marittima della Cina si è sviluppata ad un ritmo molto rapido e le risorse marittime sono largamente sfruttate».

In effetti i tassi di crescita dell’economia marittima cinese sono stratosferici: il 20% all’anno a partire dal 1980, con una produzione che ha raggiunto nel 2007 i 359 miliardi di dollari, 266 volte superiore a quella registrata nel 1979.

«In conseguenza – ha detto Luan - le condizioni ambientali delle coste cinesi si deteriorano e l´ecologia oceanica è stata gravemente danneggiata. Tra le zone litorali severamente inquinate sono comprese l’est del Liaoning, le baie di Bohai e di Hangzhou, gli estuari del fiume Giallo, dello Yangtzé e la costa delle Perle, così come le zone costiere delle principali città costiere. Il tasso dei principali inquinanti, quali l´azoto e il fosforo inorganico, resta elevato nell’acqua di mare inquinata».


Torna all'archivio