[09/06/2008] Energia

Camerun: il petrolio e l’amianto

LIVORNO. La “Cameroon oil transportation company” (Cotco) controllata interamente da compagnie petrolifere Usa, che assicura il trasporto del greggio estratto nel Ciad lungo la condotta petrolifera di 1500 chilometri Ciad-Camerun, è accusata dalle associazioni ambientaliste di inquinare l’ambiente sversando tonnellate di amianto anche in zone abitate.

Secondo l’Agence de presse africaine «Le Ong, tra le quali l’Association camerounaise de défense de l’environnement (Acde) e la società di certificazione e gestione ambientale britannica “Vega environmental consultant”’, sostengono che la Ctco ha sversato più di 7 tonnellate di amianto a Belabo (100 km ad est di Yaoundé), che ospita una stazione di pompaggio di petrolio appartenente all’azienda americana» (nella foto l’inaugurazione).

Secondo gli ambientalisti camerunensi questa situazione mette a rischio la salute di oltre 22 mila persone che vivono vicino alle tubazioni e che sopravvivono grazie ad attività agro-pastorali.

Vega e le Ong di protezione ambientale hanno avviato un’inchiesta nel 2006, due anni dopo l’inizio dello sfruttamenti dei pozzi in Ciad e sottolineato che «Nonostante la pericolosità accertata dell’amianto, è scandaloso che i rifiuti siano stati sotterrati ad appena mezzo metro nel suolo».

Eppure la legislazione del Camerun vieta dal 1989 «l’introduzione, la produzione, lo stoccaggio, la detenzione, il trasporto, il transito e lo sversamento sul territorio nazionale, dei rifiuti tossici e/o pericolosi sotto tutte le loro forme».

Il governo di Yoaundé per ora tace imbarazzato, ma gli ambientalisti incalzano e sottolineano che «se non verrà fatto niente al più presto per rimediare a questa situazione, ci dovremo aspettare uno sviluppo del cancro e di altre malattie tra la popolazione».

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