[06/06/2008] Rifiuti

Fuga chimica al confine russo-cinese: tre morti e incidente diplomatico

LIVORNO. Secondo quanto riportato dall’agenzia Nuova Cina, oggi una grossa fuga di sostanza chimiche avrebbe fatto almeno tre morti. L’incidente sarebbe avvenuto nella città di Qiqihar, un centro urbano di una certa importanza a 500 km dalla frontiera russa, nella provincia cinese di Heilongjiang, ma le autorità locali ed i media cinesi non hanno ancora precisato la natura dei prodotti letali che si sono sversati nell’ambiente. La prima fonte cinese citata da Ria-Novosti parlava di «Una esplosione di armi chimiche risalenti alla seconda guerra mondiale» i cinesi avevano fatto circolare la notizia che «dei contadini hanno trovato diverse granate chimiche, ed hanno tentato di trasportarle al mercato. Una depressurizzazione si è però prodotta durante il cammino, ed ha avuto luogo una fuga. I prodotti chimici non hanno raggiunto il fiume».

Infatti, se la causa fosse quella lasciata trapelare dalle autorità cinesi, si sarebbe trattato di un incidente provocato delle armi chimiche che le truppe giapponesi hanno abbandonato in Cina in seguito all’occupazione dell’area durata dal 1931 al 1945. Il Giappone si era impegnato a bonificare il territorio dalle armi chimiche entro il 2007, poi la scadenza è stata portata al 2012.

Ma la dinamica (e la localizzazione) dell’incidente non ha convinto fin da subito il ministero delle risorse naturali della Russia che ha inviato immediatamente una nota al governo di Pechino per ottenere notizie più precise sull’incidente e «attende una risposta nel più breve tempo» ha detto il ministro Yuri Trutnev.
I russi sono molto preoccupati perché una catastrofe simile è avvenuta nella stessa provincia il 13 novembre 2005, provocando un fortissimo inquinamento del fiume Amur che fa da confine tra Cina e Federazione Russa, e la preoccupazione si è rivelata fondata.

Le successive precisazioni e la pressione russa hanno alla fine svelato il mistero, secondo i media locali in realtà si tratterebbe di un incidente avvenuto in una fabbrica chimica cinese e il ministro Trutnev ha subito sottolineato che «La parte cinese non ha sfortunatamente fornito alcuna informazione ufficiale, in violazione dell’accordo firmato tra il ministero russo delle risorse naturali ed il Comitato cinese dell’ecologia. Abbiamo inviato una nota ad hoc e speriamo di ricevere molto presto una risposta circostanziata. La Cina è tenuta a fornire informazioni esaustive su una eventuale minaccia per i fiumi russi».

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