[04/06/2008] Comunicati

Commissione agricoltura regione: colloqui in sede europea

FIRENZE. Una delegazione della Commissione agricoltura del consiglio regionale ha incontrato a Bruxelles alcuni organismi politici e tecnici della Commissione europea. Sul tavolo del confronto questioni riguardanti la politica agricola, criticità con cui il settore deve fare i conti quasi quotidianamente, come il problema della carenza idrica, emergenze specifiche come la moria delle api o gli insetti parassiti che uccidono i pini marittimi e domestici. «È stata un’esperienza di grande valore – ha dichiarato il presidente Aldo Manetti (Nella foto) – abbiamo conosciuto i meccanismi di funzionamento comunitari, la tipologia dei rapporti e i livelli della discussione. Abbiamo aperto un percorso che ci mette in condizione di aprire canali di confronto per approfondire le tematiche che ci stanno a cuore e per dare anche un nostro contributo a livello europeo». Partiamo dall’acqua: la Commissione agricoltura sta dedicando al tema specifici appuntamenti di approfondimento «Su questo tema – ha continuato Manetti – in Europa c’è una grande sensibilità, anche perché alcuni commissari sono convinti che siamo vicini al collasso».

In sede europea si è parlato di estendere l’uso dei dissalatori (procedura che però non è utilizzabile ovunque perché sono molto energivori); di uso e riuso delle acque industriali e piovane raccolte in invasi di medie e piccole dimensioni; di capire come si possano utilizzare i flussi di piena dei fiumi. «Oltre a ciò – ha proseguito Manetti – dobbiamo comunque rivedere come si gestisce la produzione agricola. Non sempre è necessario fare produzioni di quantità, che assorbono molta acqua; semmai è necessario puntare di più sulla qualità del prodotto, sull’utilizzo di tipi di sementi che richiedono poca acqua e, dove possibili, su sistemi di irrigazione a goccia per limitare lo sperpero della risorsa acqua». Nulla di nuovo rispetto al dibattito toscano e nazionale che si è svolto in questi mesi. Forse un approfondimento lo meriterebbe la proposta di utilizzare i flussi di piena dei fiumi. Rispetto all’attacco subito dai pini da parte di alcuni insetti, il problema è noto anche a Bruxelles «Secondo l’Ue – ha affermato Manetti – il fenomeno può essere messo sotto controllo con alcune accortezze delle quali vanno però informati i cittadini, perché senza un’attenzione generale della popolazione non è possibile portare a compimento interventi efficaci».

Siamo in alto mare invece per quanto riguarda le criticità che hanno interessato le api: «In questo caso – ha continuato il presidente della Commissione agricoltura – il problema è di ordine mondiale ma gli studi e la ricerca sono, ovunque, ancora molto arretrati. Dall’Ue, quindi, non abbiamo avuto certezze circa la soluzione del problema». La proposta avanzata dalla Commissione agricoltura della regione è quella di un coinvolgimento della Toscana nella ricerca anche mettendo a disposizione il territorio. «Vediamo se intanto possiamo tentare una misura tampone simile a quella che è stata adottata dalla Germania, dove è stata decisa la moratoria sull’utilizzo di alcune sostanze chimiche tra le quali le neonicotinoidi, presenti in alcuni concimi – ha concluso Manetti – e che potrebbero essere tra le cause della moria delle api». La crisi alimentare ha portato i colloqui anche sul capitolo Ogm e sulla clonazione di animali per fini alimentari: sembra che le grandi lobby siano tornate all’attacco per ottenere il via libera all’introduzione di queste produzioni. Del resto il momento è a loro favorevole viste le crescenti richieste di prodotti alimentari da parte del mercato globale.

Torna all'archivio