[04/06/2008] Comunicati

Tutto pronto a Saragozza per l´Expo 2008

LIVORNO. Il 14 giugno si apre l’Expo a Saragozza, l’esposizione internazionale del 2008 in programma fino al 14 settembre che avrà come tema l’acqua e lo sviluppo sostenibile. E per l’occasione verranno completati i progetti delle strutture del “Ponte padiglione” disegnato da Zaha Hadid, considerato l’icona dell’Expo, della “Torre dell’Acqua” firmata dallo spagnolo Enrique de Teresa, il padiglione Aragonese progettato da Olano y Mendos arquitectos, il Conference Centre degli architetti madrileni Nieto e Sobejano, il Digital Water Papilion disegnato dal Massachusetts Institute of Technology (Mit), e la fitta foresta di pilastri di fango cotto da cui prende forma il padiglione spagnolo.

Il padiglione spagnolo riproduce un bosco di “Colonne Ceramiche” costituite da un nucleo metallico rivestito di strati di ceramica isolante in grado di assorbire l’acqua. Infatti raccolgono e conservano l’acqua a temperatura costante, poi la nebulizzano verso la zona bassa del portico. In tal modo non solo rinfrescano gli spazi ma contribuiscono alla creazione di un microclima attorno l’intera struttura.

La copertura delle colonne è un “contenitore energetico” sul quale sono sistemati collettori solari per la produzione di energia e raccoglitori per il recupero dell’acqua piovana. Gli spazi espostivi sono suddivisi in cinque sale e si sviluppano dentro il “bosco”, che occupa una superficie complessiva di 8mila metri quadrati distribuiti su tre livelli. Questi spazi verranno dedicati al tema dell’acqua, alle problematiche legate a questa risorsa sempre più scarsa, al tema dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale. Perché l’obiettivo è quello di informare e sensibilizzare i visitatori e non solo tramite gli allestimenti interni ma anche attraverso altre strutture che prenderanno forma lungo il fiume Ebro: il Ponte padiglione che collega la nuova stazione ferroviaria della città spagnola con uno dei tre ingressi principali dell’Expo e il Digital Water Papilion con le sue pareti d’acqua.

Le pareti d’acqua che compongono il Digital Water Papilion consistono in una fila di valvole solenoidi disposte a minima distanza l’una dall’altra lungo un canale sospeso in aria. Un sistema di controllo digitale consentirà la chiusura e l’apertura delle valvole ad alta frequenza. L’effetto sarà quello di una cascata d’acqua che si interrompe in alcuni punti specifici creando una sorta di schermo: un display digitale che scorre continuamente verso il basso come appunto una cascata.
Immaginato come una struttura mobile, il tetto del Digital Water Pavilion di Saragozza sarà sostenuto da pistoni idraulici che, a seconda delle diverse esigenze, consentiranno di sollevarlo o abbassarlo. E in condizioni di vento troppo forte, i pistoni permetteranno ad esempio di abbassare la copertura per una maggiore protezione.

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