[03/06/2008] Energia

Le turbine a gas “ecomagination” di Tavazzano

MILANO. Endesa Italia è il terzo maggiore produttore italiano di elettricità, e per controllare le emissioni delle turbine a gas si affiderà alla tecnologia avanzata General Electric. Sarà necessario per soddisfare i nuovi standard europei per le centrali elettriche a ciclo combinato che dal primo gennaio 2009 verranno applicati anche dalla regione Lombardia e che prevedono una quantità massima di emissioni di ossido di azoto (NOx) e monossido di carbonio CO) consentita di 30 milligrammi (mg), rispetto agli attuali 50 mg, equivalente a una riduzione del 40%

La multinazionale spagnola Endesa (il Endesa Italia è composto per l’80% da Endesa e per il 20% da A2A) ha una centrale elettrica a ciclo combinato Tavazzano (nella foto), nei dintorni di Lodi, che sta già rispettando questi standard con sei mesi di anticipo rispetto all´effettiva entrata in vigore. «Il nuovissimo sistema Dln 2.6+ di GE Energy, l´innovativo combustore con abbattimento dei NOx a secco – spiega Endesa in una nota - è stato sviluppato con l´obiettivo di fornire un supporto agli operatori delle centrali elettriche nel recepire e rispettare le sempre più rigide limitazioni normative imposte a livello europeo e nel resto del mondo. In grado di ridurre le emissioni NOx e CO del 40% e anche più sulle turbine a gas GE Frame 9FA, questa tecnologia è stata certificata nell´ambito dell´iniziativa ecomagination, il programma di GE teso a favorire fonti energetiche più pulite ed efficienti, e allo stesso tempo a ridurre le emissioni. GE Energy ha equipaggiato le tre turbine a gas 9FA operative presso l´impianto di Tavazzano con i sistemi di combustione avanzata DLN 2.6+. Rispondendo alle esigenze di Endesa di un progetto a rapida implementazione, GE ha saputo portare a termine l´intera fase di installazione meccanica in soli 21 giorni».

La tecnologia messa in opera nella centrale lombarda riduce le emissioni a ciclo combinato senza ricorrere all´uso di sistemi chimici, eliminando così ogni emissione di questo tipo, inoltre consente di consumare meno carburante e di diminuire i costi operativi dell´impianto limitando l´alimentazione delle turbine a gas nei periodi in cui la richiesta non raggiunge i massimi picchi.

Salvatore Signoriello, manager delle centrale di Tavazzano di Endesa, spiega che «L´investimento compiuto nella tecnologia di GE ha prodotto un incremento in termini di efficienza e di flessibilità operativa riducendo sensibilmente le emissioni dell´impianto di Tavazzano. Nel corso di questo progetto di retrofitting abbiamo apprezzato molto anche la grande attenzione dedicata alle tematiche di sicurezza, compresa l´integrazione dei sistemi di sicurezza di Endesa e di GE».

Oltre che nel sito di Tavazzano, Endesa sta utilizzando tre sistemi DLN 2.6+ anche nell’impianto di Ostiglia (Mn), realizzando così il groppo più grande di turbine a gas retro-alimentate DLN 2.6+ al di fuori degli Usa. I primi due sistemi DLN 2.6+ di GE sono stati installati da Aem a Cassano d’Adda, mentre Asm ne ha installati a Brescia da parte di ASM. In tutto, in Italia ci sono attualmente 9 sistemi operativi di questo tipo».

«Il mercato italiano dell´elettricità è uno dei più rigidi al mondo dal punto di vista delle restrizioni ambientali, della flessibilità operativa e dell´efficienza – ha detto Ricardo Cordoba, presidente per l’Europa occidentale e il nord Africa di GE Energy - Per fare fronte a queste sfide, il team GE lavora alla continua ricerca e al costante sviluppo di sempre nuove piattaforme tecnologiche, come appunto la DLN 2.6+, per arricchire ulteriormente la propria offerta di turbine a gas».

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