[30/05/2008] Energia

Da Pisa un satellite per leggere come si origina l´energia dello spazio

PISA. C’è anche un po’ di Italia e molta Toscana all’interno del satellite Glast, il più grande strumento di ricerca internazionale sui raggi gamma che, attraverso il loro studio, mira a fornire un contributo rilevante nella comprensione della struttura e dell’evoluzione dell’universo. Il lancio satellite della Nasa partirà da Cape Canaveral giovedì prossimo e ad assistere alla partenza ci sarà anche il professor Ronaldo Bellazzini in rappresentanza dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Pisa e del dipartimento di Fisica dell’Ateneo pisano, che ha studiato in particolare la preparazione allo sfruttamento scientifico della missione e la gestione dell’osservatorio e delle sue strategie osservative. Il gruppo italiano ha svolto inoltre attività cruciali per la progettazione, la costruzione e i test dello strumento principale del telescopio orbitale e per lo sviluppo del software di simulazione e di analisi.
Il satellite Glast infatti, il cui acronimo sta per Gamma-ray large area space telescope, partirà dalla Florida con i compiti di mappare il cielo per quanto riguarda i raggi gamma e di studiare la materia oscura nell’alone della Via Lattea.

Frutto di un progetto di ricerca internazionale il nuovo satellite orbiterà a un´altezza media di 550 chilometri, impiegando circa 95 minuti per compiere un giro completo intorno alla terra. Vedrà parti dello spettro elettromagnetico ancora inesplorate, tra i 10 e i 100 GeV, e sarà 30 volte più sensibile dei dispositivi che lo hanno preceduto.

Oggi sappiamo che l’universo è sede di numerosi fenomeni di straordinaria bellezza, alcuni dei quali possono originare quantità inimmaginabili di energia. Buchi neri supermassivi, resti di supernovae, stelle di neutroni sono solo alcune delle sorgenti che generano raggi gamma, la forma di radiazione miliardi di volte più energetica della luce visibile. Il satellite Nasa cercherà di dare risposta agli interrogativi che ancora persistono, per esempio, su cosa produca tutta questa energia e su cosa accada nelle regioni che circondano la zona di emissione.

In vista del lancio di Glast, a Pisa sono state organizzate diverse iniziative. Si comincerà martedì 3 giugno, alle ore 21.30 nella zona della Cittadella, con uno spettacolo di fuochi pirotecnici che chiuderà la quarta edizione del Premio “L’Eroe mai cantato”. In questo ambito sarà illustrata e festeggiata l’imminente partenza del satellite.

Giovedì 5 giugno, un gruppo di studenti dell’Ateneo pisano e del liceo Scientifico “Ulisse Dini” seguirà in diretta, su un canale Tv della Nasa, le fasi del lancio e della messa in orbita del satellite. L’iniziativa, promossa dai ricercatori dell’Infn e del dipartimento di Fisica, Gloria Spandre, Luca Latronico e Marco Massai, che fanno parte del progetto GLAST, e dalla redazione del giornale “Ulisse” del Liceo Dini, avrà luogo a partire dalle ore 17.30 ai Vecchi Macelli di via Nicola Pisano 25, sede della Ludoteca scientifica.

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