[29/05/2008] Comunicati

Prestigiacomo e l’appello del G8 per biodiversità e aree protette

LIVORNO. Le proposte arretrate sulle emissioni di gas serra del ministro italiano Stefania Prestigiacomo al meeting dei ministri dell’ambiente del G8, hanno fatto passare sotto silenzio l’approvazione della “Kobe Call for Action for Biodiversity”, che impegna le grandi economie del pianeta al mantenimento della biodiversità del pianeta e sollecita l’adozione di precisi obiettivi post-2010 da realizzare sotto il controllo della Convenzione sulla Diversità Biologica dell’Onu (Cbd).

L’ ”Appello di Kobe” riconosce l´importanza fondamentale della biodiversità per l’esistenza umana, l’eradicazione della povertà e la realizzazione degli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo. I ministri dell’ambiente del G8 hanno sottolineato che «la diversità biologica costituisce la base indispensabile della vita e dello sviluppo economico globale». In un documento presentato alla fine del summit di Kobe, i ministri del G8 hanno chiesto l’attuazione delle dieci attività contenute nella “Potsdam Initiative: Biological Diversity 2010” e di mettere a disposizione dell’opinione pubblica e dei politici informazioni basate sulla scienza riguardanti la biodiversità ed i servizi eco-sistemici.

Sarebbe un bel passo in avanti per un Paese come l’Italia dove i parchi e le Aree marine protette sono osteggiati con posizioni che niente hanno a che fare con l’informazione scientifica e che rifiutano l’applicazione di Convenzioni internazionali sottoscritte e di impegni presi dal nostro Paese non solo al G8, ma anche alla Cbd, all’Iucn, all’Unep o all’Unione Europea... Vedremo se la Prestigiacomo farà seguire agli impegni sottoscritti all’estero per difendere la biodiversità i fatti necessari in Italia, i banchi di prova non mancano.

«In aggiunta alla conservazione della natura incontaminata – si legge nel documento – è riconosciuta l’importanza di realizzare la conservazione della biodiversità e la gestione sostenibile delle risorse di “natura secondaria”, come ad esempio a Satoyama in Giappone, inclusi i terreni agricoli e gli ecosistemi circostanti, dove le persone utilizzano le risorse naturali attraverso attività come l’agricoltura e la forestazione, al fine di realizzare la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità». Il “Kobe Call for Action for Biodiversity” sottolinea «l’importanza delle aree protette è riconfermata ed è dato rilievo allo sviluppo delle reti ecologiche di aree protette che sono significativamente importanti per il mantenimento della biodiversità globale».

L’ Appello di Kobe per l’azione in favore della biodiversità, mette in evidenza il grande valore della gestione sostenibile delle foreste, per le quali la conservazione della biodiversità è possibile solo con il miglioramento della gestione ed il rafforzamento della lotta contro lo sfruttamento e il commercio illegale di legname.
Il documento preconizza un rafforzamento della collaborazione internazionale nella ricerca, la sorveglianza, la valutazione e la condivisione delle informazioni sulla biodiversità, in particolare consolidando la cooperazione tra le organizzazioni esistenti con l´utilizzo della telesorveglianza e dell’osservazione terrestre, perché anche gli impatti del cambiamento climatico possano così essere sorvegliati. Il processo dovrebbe essere condotto sotto la direzione dell’Unep e i ministri del G8 annunciano un convegno dedicato ad affrontare le sue fasi operative. Il documento si chiude sottolineando «L’urgenza di impegnarsi in ulteriori sforzi per affrontare le sfide sopra esposte sulla biodiversità è riaffermato dai membri del G8 che concordano sul "Kobe Call for Action for Biodiversity"».

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