[26/05/2008] Trasporti

Lucca, un piano di mobilità ´condivisa´

LUCCA. La provincia ha coinvolto i cittadini nella discussione sul Piano della mobilità e lo ha fatto convocando un’assemblea pubblica che si è svolta nei giorni scorsi. «Il Piano della mobilità si basa su un metodo che fa della condivisione il suo punto di forza - ha dichiarato il presidente della Provincia, Stefano Baccelli (nella foto) - E’ questo il senso della mia partecipazione e dei tecnici della provincia all’assemblea come alle altre che sono state organizzate sullo stesso tema: discutere coi cittadini di un piano importante per tutto il territorio e che, per questo, deve essere necessariamente condiviso. Siamo di fronte ad un procedimento forse mai utilizzato prima – ha continuato Baccelli – che ci mette di fronte non più a progetti calati dall’alto, ma che nasce dal lavoro di coordinamento della provincia che ha portato all’accordo delle amministrazioni coinvolte, indipendentemente dalla loro appartenenza politica».

L’ingegner Riccardo Gaddi e l’architetto Francesca Lazzari dell’amministrazione provinciale hanno esposto nel dettaglio il piano che poi è stato commentato dallo stesso presidente «Nell’elaborare la nostra proposta, non siamo partiti dal presupposto ‘ideologico’ che occorressero nuove infrastrutture ma da una domanda molto pragmatica: cosa possiamo fare per migliorare il nostro sistema di mobilità? Da ciò ha preso le mosse un’analisi e uno studio del problema dal quale risulta che, per trovare risposte adeguate, è necessario attivare una pluralità di interventi. Ed è questa la filosofia con cui ci siamo mossi».

Baccelli poi accenna ad alcune azioni già messe in essere, come la stipula dell’accordo di programma sullo scalo merci di Porcari (un intervento da 27 milioni di euro) che alleggerirà l’area di Lucca e della Piana da decine di migliaia di Tir all’anno, all’accordo per il potenziamento della linea ferroviaria Viareggio-Pistoia a quello relativo alla linea Lucca-Aulla (ricordiamo che fino a due anni fa, rischiava la chiusura).

«Quello che però risulta dall’analisi - conclude Baccelli - è che sono necessarie anche nuove infrastrutture e che il problema del sistema complessivo della mobilità della Piana è una questione di interesse generale che non può essere risolta con interventi parziali in un gioco di scaricabarile inutile e dannoso, ma con un progetto organico ed integrato».

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