[23/05/2008] Rifiuti

Commissione d´inchiesta su ciclo rifiuti urbani: gli obiettivi di Marcheschi in esclusiva per greenreport

FIRENZE. La legge 61/2007 è stata emanata in una situazione di criticità evidente e se vogliamo evitare l’emergenza anche in Toscana, è necessario chiarire molti aspetti del sistema rifiuti.
Oltre alla verifica del rispetto del cronoprogramma stabilito dalla legge, che prevede l’accorpamento degli Ato e la riduzione delle Società di gestione, la Commissione raccoglierà i dati aggiornati e accenderà i riflettori sulle ombre del ciclo dei rifiuti.
Infatti se la legge è una forte inversione di tendenza sull’organizzazione della gestione del ciclo, poco invece si è detto e fatto sulla verifica dell’efficienza dell’impostazione finora data al ciclo stesso. Sono passati dieci anni e visti i risultati, una verifica sulle fasi del sistema è doverosa a partire per esempio da:
Riduzione : conoscere il perché nonostante gli impegni di spesa, sono così deludenti i risultati.

Raccolta differenziata: verificare quanto costa potenziarla a fronte di quali risultati (rapporto costo/benefici). Verificare se con il recente adeguamento (Pecoraro) della 152 sugli ‘assimilati’ sia ancora possibile raggiungere gli obbiettivi fissati per legge.
Verificare definitivamente se il ‘compost’ riesce ad avere un mercato e verificare anche quali e quanti rifiuti una volta differenziati e selezionati vanno a finire lo stesso in discarica.
Riciclaggio e riuso: è fondamentale capire come mai alcuni dei materiali differenziati non vengono assorbiti dal mercato rendendo inutile di fatto l’enorme costo del trattamento del rifiuto.
Recupero energetico: il potenziale energetico dei rifiuti solidi urbani è oggettivamente significativo ma non si capisce come mai ancora non sia avviano le procedure per i nuovi impianti.

Le tariffe: la commissione si propone di fare un approfondimento sulla determinazione dei costi e accertare come mai il costo delle tariffe in Toscana sia fra i più elevati in Italia; capire come intervenire sui costi del servizio, ma anche sulle imposte aggiuntive chieste dalle Province e dagli Ambiti territoriali per il conferimento fuori Ato. Come prevedere inoltre risparmi di ‘fiscalità ambientale’ per gli utenti virtuosi.

Verificheremo poi se alcune tecnologie innovative e/o alcuni esempi virtuosi di altre Regioni possano essere trasferite sul nostro territorio. Un enorme lavoro già iniziato con l’audizione dell’Assessore all’ambiente Bramerini e che martedì proseguirà con il secondo appuntamento incentrato sulla Raccolta differenziata e la sua certificazione con i responsabili di ARRR.

Vorrei lasciare al Consiglio Regionale il censimento dello stato attuale del ciclo intero dei rifiuti urbani e insieme raccogliere i contributi dagli Enti che hanno particolari competenze, che hanno responsabilità di gestione, e dalle categorie e consorzi che hanno interessi economici rilevanti nel settore.

*neo eletto presidente della nuova commissione d´inchiesta sul ciclo dei rifiuti urbani, del Consiglio regionale della Toscana

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