[07/04/2006] Consumo

Ogm, dopo il vertice di Vienna Italia un po´ più free

VIENNA (Austria). «Libertà di scelta» agli agricoltori la tra produzioni tradizionali e biologiche con colture Ogm: è quanto emerge dalla conclusione del summit di Vienna sulla coesistenza con gli Ogm. Per l’Europa, la creazione di Regioni libere da organismi geneticamente modificati in presenza di determinate condizioni, non è più un tabù, e per rendere possibile la coesistenza è necessario superare il nodo politico della regioni e dalle autorità locali che si dichiarano Ogm-free: 40 in Europa, (quasi un terzo delle quali in Italia), ma il loro numero sale a 172 considerando tutte le aree che le sostengono.

«Da oggi l’Italia è un po’ più free – dice Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente – le parole, peraltro attese, del presidente austriaco del consiglio dei ministri dell’agricoltura e dell’ambiente dell’Ue, Josef Proell, sono il segnale che la Commissione europea ha dovuto fare marcia indietro, dovendo tener conto della ragioni, non solo degli ambientalisti, ma soprattutto degli agricoltori biologici e convenzionali che hanno chiesto con forza il riconoscimento del loro diritto di continuare a praticare l’agricoltura di qualità e non contaminata».

«Non vorremmo però – conclude Ferrante – che quello di oggi sia solo uno specchietto per le allodole. Mercoledì prossimo (quando i 25 commissari discuteranno un piano d’orientamento) la Commissione dovrà assumere impegni chiari in questa direzione».

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