[22/05/2008] Rifiuti

Raccolta differenziata a Napoli, tra richieste di miracoli e dura realtà

LIVORNO. Del successo della raccolta del cartone a Napoli greenreport.it aveva dato notizia più volte, si trattava quasi di un miracolo in piena emergenza rifiuti: un’iniziativa che ha coinvolto più di 30 mila negozi e secondo il Consorzio nazionale per il recupero ed il riciclo degli imballaggi a base cellulosica (Comieco), «nei primi mesi sono state raccolte ed avviate al riciclo oltre 4.860 tonnellate di cartoni rispetto ad un potenziale annuale di oltre 30.000 tonnellate che annullerebbero il fabbisogno di smaltimento di rifiuti in discarica dell’intera città per 20 giorni». Una cosa che è durata fino ad una quindicina di giorni fa, poi il vento e gli umori sono cambiati e il Commissariato per l’emergenza rifiuti, il bacino Napoli 5, Asia e addirittura l’Esercito si sono trovati di fronte all’ennesima faccia “incomprensibile” dell’eterna emergenza rifiuti napoletana, che a volte è farsa politica e troppo spesso tragedia sociale e culturale.

«Da allora infatti sono numerosi e documentati gli episodi che hanno impedito ai mezzi del Bacino Napoli 5 di effettuare la raccolta – spiega una nota di Comieco - a Secondigliano, a Miano, a S. Giovanni a Teduccio dove gruppi di “cittadini” hanno bloccato i camion volendo costringere gli operatori a raccogliere i rifiuti indifferenziati. Ed anche in altre zone (Fuorigrotta, Bagnoli, Pianura e Soccavo) si sono verificati casi simili».

Ieri abbiamo visto il governo Berlusconi accolto da striscioni che gli chiedevano miracoli che non è riuscito a fare nemmeno San Gennaro, abbiamo sentito manifestanti giurare che la città è pronta a fare una raccolta differenziata spintissima che renderebbe superflui discariche e inceneritori, li abbiamo sentiti imprecare contro chi gli impedisce di essere virtuosi riciclatori e i perfetti ambientalisti che sono in cuor loro.

Ma oggi, a festa politica finita, a telecamere spente ed a governo tornato a Roma, Comieco dice sconsolata che «i cittadini non collaborano» e che quel piccolo miracolo di cartone è stato soffocato da proteste che sembrano troppo diffuse e organizzate per essere casuali.

Ed il direttore generale di Comieco, Carlo Montalbetti, deve intervenire di fronte ad una specie di rivolta ostruzionistica che blocca una delle poche iniziative di successo in mezzo al mare della munnezza: «Comprendiamo la frustrazione dei cittadini – dice Montalbetti - ma li invitiamo a continuare ad aiutare coloro che svolgono il proprio lavoro per cercare di risolvere l’emergenza. La raccolta differenziata rappresenta la risposta concreta al problema perché la carta e il cartone tornano in cartiera e non ingrossano le già piene discariche della regione. Nonostante le difficoltà i primi mesi del 2008 segnano un incremento della raccolta differenziata di carta e cartone del 20% a livello regionale».

Forse Napoli non ha bisogno di nuovi santi patroni, ma di una società laicamente civile che riprenda voce per difendere la convivenza e la legalità.

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