[12/05/2008] Consumo
Aumenta la produzione di riso (Nargis permettendo), ma non calano i prezzi
ROMA. Secondo tutte le previsioni, nel 2008 la produzione di riso in Africa, Asia e America latina dovrebbe raggiungere livelli record, ma i prezzi rimarranno elevati ancora per molto tempo, visto che la maggior parte della produzione verrà raccolta verso la fine dell´anno. Secondo Concepción Calpe, un´esperta di riso della Fao, «La produzione mondiale di riso paddy per il 2008 potrebbe crescere intorno al 2,3 %, raggiungendo un nuovo livello record di 606 milioni di tonnellate, secondo le nostre previsioni preliminari».
Secondo il Rice Market Monitor, la crescita potrebbe essere ancora maggiore se verranno accolti gli appelli mondiali a coltivare più riso, ma tutte le previsioni potrebbero saltare a causa della catastrofe ambientale ed umanitaria causata al ciclone Nargis in Myanmar che ha distrutto numerose risaie e che si è verificato proprio in un periodo di raccolta del riso paddy, quando si produce circa il 20% dei raccolti annuali. Vaste aree di produzione del riso sono state spazzate via dalle acque e numerosi silos e aree di stoccaggio del riso distrutte. Il prezzo del riso a Yangoon è salito del 50%. Il Myanmar, vorace dittatura permettendo, avrà bisogno dell´aiuto dei suoi vicini, ad iniziare dalla Thailandia e dal Vietnam per poter importare riso, ma i due Paesi hanno praticamente bloccato le esportazioni già prima della catastrofe.
Eppure, secondo la Calpe, «Per la prima volta, la produzione di riso paddy in Asie potrebbe oltrepassare nel 2008 il punto di riferimento di 600 milioni di tonnellate per raggiungere i 605 milioni di tonnellate. Degli aumenti sono previsti in tutta la regione, i guadagni di produzione più importanti sono attesi in Bangladesh, in Cina, nelle Filippine, in Thailandia e in Vietnam. Le prospettive sono favorevoli anche in Indonesia e nello Sri Lanka, malgrado le recenti perdite dovute alle inondazioni». In Africa, se le piogge non mancheranno nei prossimi mesi, la produzione di riso dovrebbe aumentare del 3,6% per arrivare a 23,2 milioni di tonnellate nel 2008, con importanti aumenti attesi in Costa d´Avorio, Egitto, Ghana, Guinea, Mali e Nigeria.
In America Latina e nei Caraibi ci dovrebbe essere un aumento del 7,4% che farebbe aggiungere 26,2 milioni di tonnellate, mentre le prospettive sono negative per Australia, Usa ed Europa. I prezzi sono schizzati in alto del 76 % tra il dicembre 2007 ed aprile di quest´anno e dovrebbero mantenersi alti per tutto il 2008, anche perché le scorte degli esportatori sono in diminuzione.