[07/05/2008] Comunicati

Global warming al lavoro: maree in Indonesia, cicloni extratropicali in Brasile

LIVORNO. Secondo Rustam Pakaya, capo del centro di crisi del ministero indonesiano della sanità, circa 2 mila persone sono state obbligate ad abbandonare le loro abitazioni nella città Taliwang, nella provincia di Nusa Tenggara occidentale, nell’est dell’Indonesia, a causa di alte maree che si sono abbattute sulle are costiere, annunciate da onde di mezzo metro.

«Circa 1.638 persone sono fuggite dalle loro case per cercare rifugio altrove». La marea anomala non avrebbe provocato vittime, ma una struttura sanitaria sarebbe stata gravemente danneggiata, causando l’evacuazione dei malati presenti. L’ondata di marea è un gran brutto segnale per l’Indonesia: il Paese ha accolto con molta apprensione un rapporto della Banca mondiale sulla probabile inondazione delle zone costiere urbane, in particolare nella capitale Jakarta, a causa di un ciclo di maree che dovrebbe durare 18 anni ed avere il suo culmine nel 2025.

Un innalzamento del livello del mare che sarebbe spinto dal riscaldamento climatico e che a Jakarta sarebbe aggravato dalla subsidenza del terreno già in stato avanzato a causa dell’eccessivo prelievo idrico dalle falde freatiche, che rendono già frequenti gli allagamenti e l’intrusione del cuneo salino nei pozzi dell’entroterra costiero di Giava.

Dall’altra parte del mondo, un ciclone extratropicale ha colpito duramente lo Stato di Santa Catarina nel sud del Brasile, facendo più di 1.600 senzatetto. Il dipartimento della difesa civile di Santa Catarina ha reso noto che almeno 8 municipalità delle 33 colpite dal ciclone anomalo hanno dichiarato lo stato di emergenza «La priorità dello Stato e delle municipalità - spiega il capo della protezione civile Marcio Luiz Alves – è quella di fornire una risposta immediata alla popolazione».

Le vie principali di Santa Catarina sono state bloccate dal passaggio distruttivo del ciclone, e gli aiuti federali e locali arrivano con grande difficoltà. Il ciclone ha colpito anche il vicino Stato del Rio Grande do Sul, dove sono state evacuate temporaneamente 25 mila persone. I cicloni extratropicali, prima abbastanza rari, tanto che non si riteneva potessero verificare nell’oceano Atlantico a sud della fascia equatoriale, mentre negli ultimi anni alcuni si sono sviluppati proprio alle latitudini meridionali dell’America del sud atlantica e si presentano con frequenza e violenza maggiori nel nord Europa e addirittura nel Mediterraneo, segnali chiari di un cambiamento climatico che si manifesta con fenomeni estremi che da inusuali diventano sempre più probabili e frequenti.

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