[06/05/2008] Comunicati

A Poppi la prima Smart House, la casa intelligente, “veloce” e che fa risparmiare

POPPI (Arezzo). Domani a Mammeano, tra Poppi e Bibbiena, verrà inaugurata la prima Smart House, una casa ad autosufficienza energetica, di cui greenreport aveva già parlato tempo fa, che utilizza 25kWh/m2/anno in vece dei 90/110 kWh/m2/anno, dunque con prestazioni energetiche superiori a quelle richieste dal Dlgs 311/2006, abbattendo il costo energetico a 539 euro l’anno contro i 1.900 euro di un’abitazione tradizionale e mantenendo una tipologia propria dell’architettura residenziale italiana coma quella della casa a schiera.

«Mi fa piacere che un tale progetto sia nato in Toscana – dice il presidente della Regione Toscana Claudio Martini che sarà presente all’inaugurazione - E’ un atto concreto per contrastare il riscaldamento del pianeta. Un contributo alla riduzione delle emissioni in atmosfera e quindi al rallentamento dei mutamenti climatici. E soprattutto un’iniziativa che dimostra come sia utile investire in innovazione tecnologica, affrontando al meglio le sfide della modernità a partire dalla conversione ecologica. E’ il primo esempio di residenza a basso consumo energetico pensato per il clima delle regioni italiane, una buona pratica energetica che immagino possa servire come prototipo per nuovi insediamenti abitativi in Toscana come nel resto del Paese».

Smart House è quindi la prima casa in classe energetica A, e nasce alla ricerca dell’università di Firenze e di Mabo Group, uno dei leader nazionali dell’edilizia industriale con 700 dipendenti e un fatturato di 110 milioni di euro. E’ in gran parte prefabbricata e realizzata con un tetto ventilato in legno, nel quale sono integrati i pannelli fotovoltaici, è asismica e già predisposta per la domotica. insieme a Claudio Martini, all’inaugurazione ci saranno anche il presidente della provincia di Arezzo Vincenzo Ceccarelli e il sindaco di Poppi Graziano Agostini. , il gruppo Mabo ha investito nella ricerca per la Smart House un milione e mezzo di euro. per realizzare una passivehaus (casa passiva) che in alcune situazioni climatiche è autosufficiente dal punto di vista energetico ed ora pensa di produrne almeno 200 all’anno entro il 2010.

Si tratta di abitazioni modulari che variano da 60 a 150 metri quadri, costruibili in 7 giorni dalle fondamenta al tetto, rifiniture comprese le rifiniture,e abitabile in 8-10 settimane. L’acqua viene scaldata con pannelli solari, un impianto fotovoltaico produce l’energia elettrica; il tetto in legno lamellare provvede alla ventilazione, il poco riscaldamento necessario è assicurato da una caldaia a metano a condensazione, al resto pensano la ventilazione meccanica e i vetri isolanti. La Smart House è antisismica e predisposta per la domotica. Può essere personalizzata sia all’interno che all’esterno. La metratura varia da 60 a 150 metri quadri.

Mabo Group spiega che «tra il 2000 e il 2005 sono state costruite in Italia mediamente 226mila unità abitative ogni anno; se fossero state Smart Houses: si sarebbero risparmiati 27 milioni di kilowatt ora al metro quadrato; i consumi derivanti dal riscaldamento si sarebbero ridotti dell’80%; i pannelli fotovoltaici avrebbero prodotto 325 milioni di KWh l’anno, il fabbisogno medio di 80mila famiglie; i pannelli solari termici avrebbero riscaldato 48 miliardi di litri d’acqua».

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