[22/04/2008] Comunicati

Tutto pronto per il Civil Forum di Okkaido

LIVORO. Domani e dopodomani si svolgerà ad Okkaido in Giappone il forum civile del G8. Un meeting di Ong provenienti da tutto il mondo per discutere di come continuare ad intensificare il dialogo tra la società civile internazionale e i rappresentanti dei paesi del G8 che si riuniranno quest’anno dal 7 al 9 luglio nell’isola giapponese e che il prossimo anno si riuniranno alla Maddalena, in Sardegna.

I temi in agenda di questo Civil forum, oltre ai diritti umani e alla lotta alla povertà, avranno una particolare attenzione alle problematiche ambientali, con una sessione plenaria (domani 23) e due workshop dedicati ai cambiamenti climatici fissati per il 24. L’obiettivo del forum sarà quello di lanciare un appello ai leader degli 8 grandi del pianeta, affinché le rispettive nazioni, si assumono una particolare responsabilità di contribuire alla risoluzione delle questioni climatiche, della povertà e della diseguaglianza a livello mondiale. L’appello sarà rivolto anche verso la ricerca di un indirizzo globale dei diritti umani e della pace.

Il G8 dovrebbe quindi farsi portavoce della ricerca di una leadership internazionale così da avviare una azione proattiva per arrestare il surriscaldamento del pianeta, eliminare i fattori che a livello internazionale portano al conflitto, avviare azioni di salvaguardia dei diritti umani nel mondo, alleviare la povertà e promuovere lo sviluppo sostenibile nei paesi ad economia emergente.

L’appello che viene rivolto ai governi è anche quello di aprire il vertice del G8 alla partecipazione della società civile, in particolare, di creare opportunità di dialogo tra i rappresentanti del governo delegato e il forum civile, che organizzerà un summit alternativo dal 6 all’8 luglio. Appelli già accolti anche nei precedenti summit dei G8 ma che sono stati però seguiti da pochi impegni concreti.

Anche la dichiarazione finale dei leader del G8, siglata a Heiligendamm in Germania lo scorso giugno, aveva ripreso nuovamente gli impegni assunti sugli aiuti pubblici allo sviluppo (già assunti due anni prima a Gleneagles) e sul raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio (Millennium Goals).

Ovvero un aumento in termini di aiuto di 50 milioni di dollari entro il 2010 e un incremento dell’aiuto per l’Africa da 25 a 50 milioni di dollari. Promesse disattese come richiamava pochi giorni fa anche il direttore della Banca Mondiale. Quello che in realtà in linea generale avviene durante i G8 e che è avvenuto anche un anno fa , è una universale assunzione di impegni, senza che sia seguita poi né da cifre, né da una calendarizzazione dei tempi.

E soprattutto senza che ci sia l’impegno più concreto a trovare una leadership che sia oltre la stessa rappresentanza degli paesi che partecipano al G8, così da definire una governance mondiale in grado di dare anche continuità agli impegni. Perché se non è accettabile (come non lo è) che siano 8 nazioni a decidere il futuro economico del pianeta, è anche impensabile che si assumano la responsabilità di prendere impegni verso un effettivo cambiamento.

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