[14/04/2008] Comunicati

Il calcio contro la fame e per i progetti di microsviluppo della Fao

ROMA. Il direttore generale della Fao Jacques Diouf, il Presidente dell’ European Professional Football Leagues (Epfl) e della Lega calcio britannica Sir David Richards e l’amministratore delegato dell’Epfl, Macedo de Medeiros, hanno firmato oggi a Lisbona un accordo di cooperazione per promuovere iniziative comuni destinate a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza alimentare e sulla lotta contro la fame nel mondo.

Alla firma dell’accordo c’era anche Paolo Sousa (Nella foto), ex giocatore della Juventus, dell’Inter e della nazionale portoghese, numerose stelle del calcio ed altri addetti ai lavori, che hanno espresso il loro pieno supporto all’iniziativa. Le due organizzazioni «ritengono che il potere del calcio sia uno strumento chiave per promuovere la lotta contro la fame nel mondo e raggiungere il primo obiettivo di sviluppo del Millennio: dimezzare la percentuale delle persone che soffrono la fame e la povertà nel mondo entro il 2015».

L’Epfl, che riunisce 27 leghe associate e oltre 900 club calcistici, promuoverà insieme alla Fao una serie di iniziative legate alla lotta contro la fame che si svolgeranno nell’ambito della Giornata mondiale dell’alimentazione e della campagna TeleFood, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla situazione degli oltre 850 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo e raccoglieranno fondi per sostenere i 2.500 micro progetti realizzati sinora dalla Fao in più di 130 paesi, gli orti scolastici dove gli studenti imparano a coltivare e ad allevare il bestiame, e grazie ai quali possono poi beneficiare di pasti scolastici preparati con il cibo che producono i micro-progetti di aiuto alle famiglie e le comunità povere a produrre cibo per il proprio fabbisogno.

«Con questa strategia – dice la Fao - le due organizzazioni sperano che il calcio diventi uno strumento per patrocinare la sicurezza alimentare ed un mezzo per mobilitare nuove risorse nella lotta contro la fame nel mondo».

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