[04/04/2006] Energia

Rigassificatori. Garufo: «Manca uno studio serio sul carico ambientale per il territorio»

LIVORNO. «A livello provinciale governiamo davvero poco. Serve un tavolo nazionale e una strategia nazionale sull’energia che si faccia carico delle valutazioni e delle scelte». Rocco Garufo, assessore all’Ambiente della Provincia di Livorno interessata da due progetti di rigassificatori (Livorno, Olt; Rosignano Edison Bp Solvay) e da un progetto di adduttore di gas (Piombino, Galsi) lancia un grido di aiuto.

«Da quando mi occupo di ambiente ed energia – prosegue Garufo - sento un vuoto quasi totale del governo su questi temi. E quando c’è stata la crisi del gas se ne sono usciti dicendo di abbassare la temperatura di un grado. E’ evidente che manca una pianificazione, ma non a livello locale, bensì nazionale e anche regionale».

Assessore, mettendo da parte ipotesi ultracatastrofistiche, non le pare strano progettare due rigassificatori a distanza di 30 chilometri l’uno dall’altro?
«Progetti di questo tipo non possono nascere da tutte le parti, hanno bisogno di un tessuto industriale di un certo tipo, di un territorio che abbia determinate condizioni, con infrastrutture marittime. Quindi ci può essere una vocazione del territorio provinciale ad ospitare anche più impianti del genere, il che comunque non vuol dire approvare a priori questi progetti».

Quindi prima cosa è necessario fare?
«Oltre alla totale assenza da parte del governo, io vedo anche un problema che riguarda la pianificazione regionale: manca secondo me uno studio serio sul carico ambientale che questi progetti porteranno nella provincia di Livorno, e manca una strategia su come questo carico ambientale si dovrà governare nell’arco di qualche anno».

La partita dell’energia non è composta solo dai rigassificatori.
«Nei porti di Livorno e Piombino ci sono depositi di oli minerali, di gas, ci sono due centrali dell’Enel che bruciano olio combustibile. Tutto questo va inquadrato nella pianificazione e nella strategia regionale. Noi abbiamo posto come Provincia la condizione di legare al progetto del rigassificatore Olt la conversione della centrale Enel del Marzocco (nella foto). Ma ancora Enel non ha detto nulla, anzi ogni tanto viene fuori l’idea di riportarla a carbone… Per questo dico che su questi grandi temi noi come Provincia siamo troppo piccoli: anche questa ipotetica riconversione della centrale va decisa a un tavolo nazionale, perché purtroppo non esistono strumenti coercitivi da impugnare a livello locale per tutelarci».

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