[11/04/2008] Aria

Come ti calcolo la qualità dell´aria: in Francia

FIRENZE. L’esigenza di avere indicatori sempre più affidabili ed indici sintetici, leggibili e facilmente comprensibili per tutti, si pone per tutte le matrici e in tutti i Paesi europei. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, in Francia, negli agglomerati urbani con più di 100.000 abitanti (le grandi città), viene calcolato obbligatoriamente un indice sintetico di qualità (chiamato Atmo) ad opera delle Aasqa, associazioni autorizzate di sorveglianza della qualità dell’aria e per lo studio dell’inquinamento atmosferico.

Tali strutture sono autorizzate dal ministero dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile e sono presenti in ogni regione francese. L’aspetto interessante di queste associazioni, è che sono organismi “partecipati”, infatti vi prendono parte rappresentanti dello stato (gli unici in grado di poter adottare misure per le emissioni inquinanti), rappresentanti pubblici (portavoce dei bisogni dei cittadini), rappresentanti delle industrie (che ricadono in quel territorio specifico) ed infine, esperti e persone competenti che si occupano della comunicazione delle informazioni per difendere gli interessi del grande pubblico.

L’indice Atmo, proposto attraverso un decreto dal ministero dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile francese (luglio 2004) relativo agli indici della qualità dell’aria, permette di ottenere informazioni sintetiche sull’inquinamento atmosferico urbano in una determinata zona geografica e in un determinato momento temporale.

E’ calcolato sulla base di 4 sostanze inquinanti le cui concentrazioni sono monitorate dalle centraline di rilevamento: il biossido di azoto, il biossido di zolfo, l’ozono e le particelle in sospensione. L’indice complessivo corrisponde al sottoindice con il valore maggiore tra i quattro misurati per ogni zona geografica. Per facilitare la comprensione il dato di concentrazione viene riparametrato attraverso una scala qualitativa di colore, cifra e valutazione, cioè: da verde a rosso, da 1 a 10 e da molto negativo a molto buono.

E’ necessario sottolineare che ad ogni sostanza presa in considerazione corrisponde un sotto-indice che rappresenta la media delle concentrazioni massime della sostanza in esame, ovviamente per l’arco temporale ed il luogo selezionato. Ogni inquinante preso in considerazione è scaturito da una o più fonti e per un’analisi più complessa dell’inquinamento dell’aria i singoli dati andrebbero elaborati, ma non vi è dubbio che con l’indice ATMO si abbiano risposte di sintesi che favoriscono una comunicazione più chiara e diretta con i cittadini, che così ricevono informazioni sulla situazione qualitativa dell’aria della zona che a loro interessa. Nei centri con meno di 100.000 abitanti, il nome dell’analogo indice calcolato è invece il Iqa (indice di qualità dell’aria semplificata).

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