[04/04/2006] Consumo

Le Botteghe del mondo contro gli «equofurbi»

FIRENZE. Una strada per la sostenibilità? Quella del commercio equo e solidale, su cui si è a Firenze nel convegno «Le Botteghe del Mondo come agenti di solidarietà e cambiamento sociale». Secondo gli esponenti europei delle Bdm l’Italia deve ampliare i propri orizzonti considerando di più le esperienze degli altri stati d’Europa. Serve attenzione anche per le realtà emergenti: «Ci sono già molti paesi dell´Europa dell’Est interessati ad aprire Botteghe del Mondo - ha detto Jeanne Marie Jarka, del Network europeo delle Botteghe del Mondo - Si dovrebbero emulare le esperienze positive degli altri paesi: l’Olanda, ad esempio, sta aiutando ad aprire una Bottega del Mondo in Nigeria, anche da un punto di vista pratico».
Ma soprattutto si è chiesta una normativa con parametri precisi per l´equo solidale e per mettere al bando gli «equofurbi». A Firenze sono state presentate anche le buone pratiche del commercio equo come il progetto «Diritti in gioco» (promosso da Iscos Cisl, Fairtrade, Botteghe del Mondo e Equosolidale) dice Stefano Martini, della cooperativa Commercio alternativo «prevede la realizzazione di palloni di qualità, in vendita alla metà del prezzo rispetto ai concorrenti e nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori».

Torna all'archivio