[10/04/2008] Parchi

Il lungo e veloce viaggio mediterraneo della tartaruga Nim

ROMA. Il Wwf presenta i risultati del primo mese di monitoraggio della tartaruga marina Caretta caretta battezzata Nim, come la protagonista del film “Alla ricerca dell’isola di Nim”, ispirato al romanzo per ragazzi di Wendy Orr, con Jody Foster e Abigail Breslin (Little Miss Sunshine), che sostiene i progetti del Wwf sulle tartarughe marine.

La Nim italiana si è rivelata una grande nuotatrice: liberata un mese fa nelle acque di Lampedusa e munita di uno speciale trasmettitore satellitare, ha già raggiunto le coste della Tunisia dove è rimasta per circa due settimane alla ricerca di cibo. «I dati raccolti dal satellite – spiegano al Wwf - rivelano che Nim ha nuotato molto in superficie, in cerca di calore, visto che i 16-17° centigradi di temperatura dell’acqua sono ben al di sotto dei 25° che predilige. La durata delle immersioni è stata in media 2 minuti con picchi che sono arrivati fino a 40 minuti. Dopo un paio di settimane, dalle acque tunisine la tartaruga si è spinta verso le coste della Libia dove fino ad oggi ha trascorso molto del suo tempo in immersione. Ora il viaggio di Nim sembra proseguire verso est».

Le sette specie di tartarughe marine presenti nei mari e negli oceani del mondo sono tutte a rischio di estinzione e questi rettili marini che hanno passato indenni e placidi milioni di anni sono diventati loro malgrado il simbolo della biodiversità in pericolo. «Ogni giorno tartarughe ferite o pescate accidentalmente vengono accolte nei Centri di Recupero Wwf – sottolinea una nota del Panda - veri e propri ospedali specializzati nella cura e nella riabilitazione di questi animali, dove serve tutto: dalle vasche di riabilitazione ai medicinali, dalle attrezzature mediche al cibo. Il successo della campagna di adozione potrà contribuire anche alla nascita a Lampedusa di un centro per le tartarughe marine più all’avanguardia».

Il Wwf non è impegnato solo nella salvaguardia delle tre specie di tartarughe presenti nel Mediterraneo (Caretta, Liuto e Embricata), ma ha progetti di tutela di questi rettili in 44 Paesi del mondo, con attività di tracking satellitare delle tartarughe marine, «una tecnologia che consente di seguire i loro spostamenti in mare e studiarne i comportamenti, per valutare dove e quando sono più vulnerabili alle attività umane e in che modo possono essere più efficacemente protette. Il tracking, per esempio, ha svelato che per riprodursi una tartaruga ha compiuto un vero e proprio viaggio transoceanico nuotando dalle coste della California fino a quelle del Giappone, dove ha deposto le sue uova».

Il Wwf cerca anche volontari per sorvegliare la fascia costiera della Riserva naturale orientata di Torre Salsa, a Siculiana Marina (Ag), l’ultimo tratto integro e incontaminato della costa meridionale siciliana. Si tratta di campi di sorveglianza di eventuali ovodeposizioni della Caretta caretta, il periodo è quello da maggio a settembre 2008 con turni di dieci giorni. Info: Associazione Archelon - Contrada Monte Eremita – Siculiana (Ag) tel. 347.9877406 - 328.4439247 e-mail:campotorresalsa@gmail.com

Torna all'archivio