[08/04/2008] Rifiuti

Nel 2007 riciclato il 55% degli imballaggi in legno

LIVORNO. Nel 2007 sono stati avviati al riciclo oltre il 55% degli imballaggi di legno immessi al consumo, dato che supera il 63% se si aggiunge il quantitativo avviato al recupero energetico. Sono questi i dati diffusi dal consorzio di filiera Rilegno nel corso degli “Stati generali dell’imballaggio in legno” evento durante il quale è stato analizzato lo stato di salute, la qualità e l’evoluzione della filiera, e le principali opportunità per le imprese.

In totale quindi 960.205 tonnellate di rifiuti in legno provenienti da imballaggi sono stati avviati al recupero nel 2007, grazie alla diffusione capillare di 359 piattaforme di raccolta sull’intero territorio nazionale, e alle convenzioni con gli enti pubblici che garantiscono la copertura di circa 4.500 Comuni e un totale di circa 40 milioni di abitanti serviti.

«Il comparto degli imballaggi in legno, per anni segnato da divisioni, ha capito che l’unione e il confronto sono indispensabili» ha commentato Fausto Crema, presidente di Rilegno.

«Le parole chiave per il mondo dell’imballaggio di legno - aggiunge Michele Ballardini, presidente di Assoimballaggi - e in particolare per il mondo del pallet sono ‘qualità’, ‘sostenibilità’, ‘riduzione sistematica dei costi’, ‘ottimizzazione logistica’. Non c’è tempo per rimanere a guardare passivamente e lasciare che il futuro piombi addosso ai produttori: fautori delle innovazioni e leader devono cogliere le opportunità delle sfide lanciate dal mercato».

Nel corso dell’incontro sono emerse luci ed ombre di un settore fondamentale per la logistica e lo sviluppo dell’economia nazionale, che registra un totale di 2.860.000 tonnellate di imballaggi in legno immessi al consumo in Italia nel 2007, tra cui pallet (circa il 60%, tra pallet nuovi e riparati ri-immessi al consumo), imballaggi industriali (19%), cassette per frutta e verdura (8%), bobine, doghe, sughero e altro.

Tra i numerosi interventi, Roberto Tengg ha inquadrato il mercato del legno e la disponibilità di materia prima per i produttori di imballaggi, sottolineando le conseguenze che avranno sul mercato i 2 recenti uragani che si sono abbattuti sull’Europa Centrale (Paula ed Emma), che hanno divelto circa 14 milioni di metri cubi di legname, e che andranno certamente ad aumentare i volumi della produzione.

Il convegno è stata l’occasione per approfondire diversi aspetti del comparto degli imballaggi in legno: dagli aspetti normativi relativi all’etichettatura degli imballaggi a quelli legati al problema delle muffe, dalla ricerca sulle prestazioni degli imballaggi all’importanza degli strumenti di marketing nella vendita, dai dati statistici del settore all’aggiornamento sulla legislazione nazionale e internazionale per le imprese.

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