[04/04/2008] Parchi

Le foche del Mar Caspio stanno morendo

LIVORNO. 32 foche sono state trovate morte nelle ultiem 24 ore sulla costa del Mar Caspio appartenente al Kazakistan. Secondo il ministero delle situazioni di urgenza di Astana, non si conoscono ancora le cause di questa moria.

I cadaveri delle foce sono stati ritrovati durante un’ispezione della diga che protegge il giacimento petrolifero di Kalamkas, sfruttato dalla Mangistaumunaigas.

Due massicce morie di foche del Caspio si erano già registrate nella stessa zona del litorale kazako: tra il 31 marzo e il 14 maggio 2007, erano state trovate morte 928 foche. All’origine della strage sembra ci sia il cimurro o malattia di Carré, un morbillivirus, della famiglia dei paramyxovirus, simile al morbillo umano.

Un’indagine realizzata da diversi istituti di ricerca del Kazakistan avrebbe confermato l’assenza di prodotti petroliferi nei tessuti degli animali morti. Inoltre le morti di massa non riguarderebbero i pesci.

Nel 2000 però furono ben 10.500 le foche che morirono nel Mar Caspio, nella regione del Manguistaou, intossicate da sostanze tossiche petrolifere e da pesticidi agricoli che si erano accumulati per anni nel loro organismo, rendendoli più sensibili alle malattie infettive.

Inoltre le femmine delle foche del Caspio hanno gravi problemi di infertilità dovuti proprio all’inquinamento: sembra che il 70% sia ormai sterile.

La foca caspica (Phoca caspica), vive esclusivamente nel Mar Caspio (il più vasto mare chiuso del mondo, soprattutto lungo le coste del Turkmenistan, dove predilige le scogliere. E’ lunga tra 1,3- ed 1,5 metri, ed ha macchie scure sul corpo. Si nutre di pesci e crostacei. La specie è stata cacciata a lungo ed anche oggi è oggetto di bracconaggio. La specie è inserita nelle liste rosse di protezione come vulnerabile", ma attualmente è protetta davvero solo nella riserva di Krasnovodsk, istituita dal Turkmenistan.

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