[04/04/2008] Rifiuti

Rimozione urgente d´erba da sfalcio solo se accertata la sua pericolosità

LIVORNO. Se l’erba di sfalcio proviene da un sito contaminato, ma la sua pericolosità non è stata accertata, la rimozione urgente e lo smaltimento in discarica non sono necessari perché il prodotto vegetale può essere diversamente utilizzato: lo stabilisce il Tribunale amministrativo della Sardegna che annulla l’ordinanza comunale dando torto al sindaco di Elmas.

Il primo cittadino della città sarda, infatti, ordinò alla ditta che era stata incaricata dello sfalcio dall’ufficio fallimentare di rimuovere circa 130 balle di erba e di smaltirle secondo le modalità di legge. Ma l’ordine di rimozione venne varato successivamente ad un’ulteriore ordinanza - sempre del sindaco - che prevedeva il “divieto di asporto” dell’erba sfalciata e imballata, in attesa di verificare se tali balle fossero o meno inquinate. E una volta effettuato il sopralluogo la Asl qualificò l’erba come “rifiuto speciale non pericoloso”, assimilabile ai rifiuti urbani. Lo stessa Asl dunque smentiva l’esistenza del presupposto della pericolosità, appurava l’assenza di un rischio per la salute e il tribunale dichiarava l’inutilità dell’ordinanza e dunque la non necessità dello smaltimento in discarica. E questo perché – secondo il tribunale - l’ordinanza imponeva un adempimento (rimozione e smaltimento) che non correlato alla tipologia del rifiuto che poteva essere “diversamente utilizzato”.

Gli sfalci, i resti vegetali assimilati ai rifiuti urbani (se non contaminati) infatti possono essere raccolti dal servizio pubblico di gestione dei rifiuti, possono essere poi inviati agli impianti di compostaggio per la realizzazione del compost o per la produzione di bio gas. Possono in altre parole essere recuperati e impiegati in nuovi usi. In molte aree della Toscana (ma non solo) questo accade fin dall´entrata in vigore del Decreto Ronchi che introdusse l´obbligo della raccolta differenziata. Come contabilizzare questo contributo (degli sfalci e delle potature ) alla raccolta differenziata, è un altro capitolo e sarebbe interessante indagare come nelle diverse aree del Paese viene affrontato, visto che un sistema omogeneo di contabilizzazione delle raccolte differenziate non esiste.

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