[03/04/2008] Parchi

Per gli ambientalisti sono in pericolo Sic e Zps del Lago di Viverone

LIVORNO. Proprio nel giorno in cui l’Ue giudica sufficienti gli impegni italiani per Rete Natura 2000, Lipu, Wwf, Legambiente, Federazione Pro Natura e Lac hanno inviato una lettera al ministero dell’ambiente, alla regione Piemonte e ai comuni di Viverone, in provincia di Biella, Borgo d’Ale, provincia di Vercelli, e Azeglio e Piverone, in provincia di Torino per avvertirli che «Alcuni progetti proposti e in parte realizzati sul Lago di Viverone, in Piemonte, comportano gravi danni all’habitat e alle specie animali e vegetali. Chiediamo il pieno rispetto delle direttive comunitarie al fine di scongiurare ulteriori danni all’ambiente, che potrebbero portare all’apertura di una procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea».

Il progetto si articola in cinque differenti interventi dei comuni finanziati dalla regione Piemonte, e coinvolgono l’area del Lago di Viverone, che è Important bird area (IBA), Zona di protezione speciale e Sito di Importanza Comunitaria. «L’area è rilevante per lo svernamento di una trentina di specie acquatiche – spiegano le 5 associazioni - tra cui Strolaga minore, Strolaga mezzana, Svasso cornuto e Tarabuso (tutte specie in declino a livello europeo come “Spec 3” e presenti in allegato I della Direttiva comunitaria “Uccelli”), Germano reale e Folaga (migliaia gli individui presenti in inverno); l´area è, inoltre, importante per la nidificazione di Averla piccola e Martin pescatore, anch’esse specie in declino a livello europeo (Spec 3) e presenti nell’allegato 1 della Direttiva “Uccelli”. Di rilievo anche la presenza di numerose specie di anfibi, tra cui la Rana latastei (inclusa nell’allegato 2 della Direttiva “Habitat”), rettili e invertebrati. Di fondamentale importanza anche la presenza di habitat d´interesse comunitario inclusi nell’allegato 1 della Direttiva “Habitat”, fra i quali uno di interesse prioritario: le “Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior ” (con l’unico ontaneto inondato del Piemonte)».

Secondo gli ambientalisti piemontesi «Gli interventi proposti, alcuni dei quali già realizzati incidono in modo negativo e significativo sulla conservazione degli habitat e delle specie, in considerazione del fatto che si prevedono il taglio degli alberi e dei canneti, la realizzazione di camminamenti e torri di osservazione all’interno di aree sensibili per la nidificazione degli uccelli, pontili per l’attracco di battelli e conseguente disturbo antropico».

Quindi i progetti non rispetterebbero le direttive comunitarie Habitat e Uccelli, che riguardano le Zps e i Sic come quelli del Lago di Viverone, per Lipu, Wwf, Legambiente, Federazione Pro Natura e Lac «in uno dei progetti, quello per la formazione di un percorso naturalistico nell’ex torbiera e ricadente nel Comune di Borgo d’Ale, non è stata presentata la necessaria Valutazione d’Incidenza, mentre negli altri progetti manca comunque un’appropriata valutazione degli effetti sullo stato di conservazione di habitat e specie e una valutazione dell’impatto cumulativo dei cinque progetti, così come imposto dalla Direttiva Habitat».

Le associazioni chiedono un intervento del ministero dell’ambiente sulla regione Piemonte perché vengano approfonditi «i possibili effetti della pressione antropica conseguente alla realizzazione delle opere, evitando la perdita irrimediabile di habitat e specie, e perché inoltre si predisponga un Piano di gestione dell’area. Ma anche per scongiurare l’ipotesi di una procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea per aver disatteso le direttive Habitat e Uccelli».

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