[03/04/2006] Energia

Cernobyl vent´anni dopo in un libro curato da Lucia Venturi

FIRENZE. Sono passati vent’anni dall’incidente alla centrale nucleare di Cernobyl, la cittadina dell´ex unione sovietica divenuta nota per essere stata l’epicentro di una tragedia che ha coinvolto direttamente più di sei milioni di persone dislocate in 1500 chilometri quadrati di territorio interessato dal fall-out radioattivo tra la Bielorussia, Ucraina e Russia.
Alla centrale di Cernobyl, dopo più di cinque anni dalla cessazione delle sue attività, non è stato realizzato nessun intervento di messa in sicurezza e il sarcofago che copre i resti del reattore esploso presenta evidenti segni di cedimento. Intanto in molte regioni della Bielorussia la popolazione vive ancora oggi a livelli di radioattività elevatissimi.
Questi sono solo alcuni temi affrontati nel libro curato da Lucia Venturi, responsabile scientifico di Legambiente, dal titolo «Ti ricordi Cernobyl?», presentato sabato nell’ambito di «Terra futura». «Partiamo da storie vissute – dice Lucia Venturi – per continuare a ricordare una tragedia che ad oggi è ancora viva nell’esperienza quotidiana di molte persone, passando per l’analisi delle motivazioni che hanno portato al referendum che ha decretato la fine del nucleare in Italia, fino ad arrivare alla proposta di una seria politica energetica alternativa fondata sulle energie rinnovabili».

«Nel libro - prosegue la curatrice del volume – si raccontano varie esperienze come quella di Massimo Tosti Balducci, medico, che con il suo laboratorio mobile ha effettuato uno screening su 13.000 bambini dell’area colpita. Sono presenti le testimonianze di Massimo Scalia, Gianni Mattioli e Ermete Realacci sulle reazioni alla catastrofe registrate nel nostro Paese e su come si arrivò al referendum sul nucleare. Herman Scheer, intervistato da Massimo Serafini racconta l’esperienza sulle energie rinnovabili in Germania, dove si sta percorrendo una strada diversa per il futuro dell’energia».

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