[02/04/2008] Parchi

Le richieste dei guardiaparco al governo che verrà

LIVORNO. L’Associazione italiana guardie dei parchi e delle aree protette (Aigap), ha inviato ai candidati alle elezioni un appello che contiene proposte da attuare nella prossima legislatura. Per l’Aigap sono tre punti cardine su cui chiede un rapido intervento del prossimo governo: si ritiene necessario un rapido intervento del futuro Governo.

Un provvedimento legislativo nazionale che prenda atto delle diverse ma diffuse realtà costituitesi in questi anni nelle aree protette regionali e nazionali, riconoscendo la qualifica professionale del guardiaparco stabilendo alcune prerogative comuni nonché il riconoscimento pieno delle qualifiche di Polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza per espletare al meglio le attività di controllo e intervento sul territorio.

«I Parchi naturali sono una realtà consolidata ormai a livello internazionale e in particolar modo a livello europeo – dice l’Aigap - Per fare sì che l´Italia esca da una sua fase ancora immatura nel campo del sistema delle aree protette è necessario che gli enti parco vengano messi in condizione di operare fattivamente per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. In particolar modo riteniamo fondamentale liberare risorse o quantomeno prevedere delle deroghe in Finanziaria per l´assunzione di personale, soprattutto di vigilanza, anche nelle Aree Protette regionali che molto spesso risultano estremamente carenti o addirittura completamente sprovviste di un proprio servizio di sorveglianza.

Proprio per le loro finalità di tutela e conservazione del territorio, le aree protette, svolgono un importantissimo servizio di protezione civile sia con il proprio personale che con i guardiaparco, non solo nell´ambito degli incendi boschivi. «La scorsa stagione estiva portando alla ribalta nazionale l´estrema gravità del fenomeno ha visto l´impegno di centinaia di guardiaparco che si sono trovati ad operare spesso con mezzi limitati e talvolta con problemi legati alla competenza territoriale. E´ necessario utilizzare al meglio il servizio già espletato dai guardiaparco italiani fornendo gli enti di gestione delle aree protette di mezzi e risorse idonei per operare efficacemente nei casi di incendi o calamità naturali e per ampliare al massimo la possibilità d´intervento degli operatori dei parchi».

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