[01/04/2008] Parchi

Avvelenamenti e bracconaggio, un anno di polizia provinciale

FIRENZE. E’ stata presentata in Regione la relazione annuale 2007 su avvelenamenti e maltrattamenti di animali selvatici e domestici nel territorio della provincia. L’Unità operativa antiveleni e antibracconaggio della Polizia provinciale ha riscontrato una leggera diminuzione del fenomeno rispetto all’anno precedente: le segnalazioni valide sono state 152 nel 2007, contro le 221 del 2006 anche se gli animali colpiti sono aumentati, 320 contro 294 (ma l’elenco comprende operazioni di bracconaggio per 150 lepri spiegano dalla stessa Polizia provinciale).

Sono invece diminuiti i casi di cani (da 126 a 111), gatti (da 40 a 38), volpi (da 15 a 4), maiali, polli, ma purtroppo ci sono tre lupi uccisi, mentre ce ne fu solo uno nel 2006. Gli avvelenatori non sono solo cacciatori o bracconieri dato che il numero più alto di segnalazioni arriva proprio da Firenze (27), ma veri criminali che praticano queste azioni ignobili mettendo a repentaglio anche la sicurezza di bambini che frequentano giardini e piazze. Il 2008 non è partito bene (già 72 segnalazioni) che hanno fatto paventare una possibile inversione di tendenza, ma dalla polizia provinciale informano che il mese di marzo è quello più critico: in questo periodo sembra infatti che agiscano soprattutto alcuni avvelenatori che non si fanno scrupoli a difendere in questo modo la fauna selvatica immessa per il ripopolamento, senza pensare al pericolo per cani, gatti altri animali selvatici e le stesse persone.

Sinceramente i dati non sono proprio tranquillizzanti considerando anche che il Nucleo antiveleni e antibracconaggio della provincia di Firenze, con la sua esperienza consolidata, ha raggiunto un livello di eccellenza sul panorama nazionale. «Un lavoro che ha contribuito alla crescita sul territorio provinciale di un forte movimento molto valido e competente – ha affermato l’assessore provinciale alle Politiche dell’ambiente e del territorio Luigi Nigi - Agiscono in accordo e armonia di intenti associazioni venatorie e ambientaliste, agenti forestali o zoofili e guardie volontarie, Comandi di Carabinieri e di Polizie Municipali, fino a episodi sempre più frequenti di sensibilizzazione e coinvolgimento della stessa popolazione. Tutti d’accordo, abbiamo lavorato sull’idea di mettere insieme l’impegno per la protezione degli animali domestici e per quelli selvatici; è cresciuto un gruppo operativo specifico non solo specializzato nel contrasto e nella prevenzione di un crimine, ma consapevole di un lavoro ampio di rispetto dell’ambiente, di attività formativa ed educativa, insomma di un’affermazione di civiltà, prima ancora che di legalità e salvaguardia naturale». L’assessore comunque invita tutti a non abbassare la guardia e ad esercitare il massimo della collaborazione.

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