[28/03/2008] Urbanistica

Ma ieri il Cipe ha snobbato l´autostrada tirrenica o l´ha rilanciata?

Venerdì quattordici marzo era stato chiuso il cosidetto “tavolo tecnico” voluto qualche mese fa dal ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio per approfondire alcune questioni legate al progetto di completamento dell’autostrada Livorno-Civitavecchia. In quella sede il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro confermò la sua decisione di portare il progetto alla prossima riunione del Cipe, l’ultima del governo Prodi, prevista per ieri 27 marzo, per ottenere il definitivo via libera ai lavori per il Corridoio tirrenico. Che invece non c’è stato, tanto che dell’ipotetica autostrada tirrenica nella riuonione di ieri non si è parlato affatto.

Anche nei giorni scorsi la prospettiva di una soluzione a quest’annosa vicenda era stata sollecitata con forza dalle istituzioni maremmane: Lio Scheggi, presidente della Provincia di Grosseto, Emilio Bonifazi, sindaco di Grosseto, e Federico Vecchioni, presidente della Camera di commercio, erano intervenuti a supporto di Di Pietro, dichiarando che «A questo punto non c’è nessun motivo per non portare il progetto in discussione al Cipe. Occorre cogliere ogni occasione per accelerare l’iter autorizzativo e arrivare quanto prima alla realizzazione dell’opera».
Ipotesi autostradale avversata invece dalle associazioni ambientaliste che avevano lanciato un appello a Prodi in vista del passaggio al Cipe di ieri, del progetto preliminare redatto dalla concessionaria Sat.
«Il governo è dimissionario — scrivevano gli ambientalisti — e la decisione verrebbe assunta quando mancano due settimane alle elezioni politiche su un progetto da rifare per 2/3 del suo tracciato, come richiesto dal ministro dei Beni culturali e su cui non è stata concessa la necessaria intesa da parte della Regione Lazio, oltre a mancare lo studio di fattibilità economico-finanziaria dell’opera, di cui non è stata dimostrata la redditività».

A quanto pare tutti i necessari passaggi burocratici - valutazione di impatto ambientale, parere definitivo del ministero – non erano stati espletati con successo, dato che il progetto ieri al comitato Cipe non sembra che sia stato portato. Ce lo conferma Anna Donati, presidente della commissione Lavori pubblici e comunicazione del Senato.
«E’stata dura ma alla fine grazie agli interventi del ministero dell’ambiente, dei trasporti e alla regione Lazio, il progetto ieri non è stato portato. Nonostante invece le pressioni forti da parte della regione Toscana e del ministro Di Pietro, che miravano ad approvare almeno il progetto relativo al tratto toscano» ci ha detto al telefono la senatrice, responsabile nazionale Mobilità ed infrastrutture dei Verdi e da sempre impegnata sul fronte dell’ammodernamento dell’Aurelia anziché di un tracciato autostradale nel tratto Livorno Civitavecchia.

Una decisione rinviata, quindi?
«Beh sì, rinviata al prossimo governo. Ma almeno non sarà una strada facile per chi si troverà a governare dopo il quattordici di aprile, soprattutto se sarà Berlusconi. Comunque sia, la battaglia è ancora dura, ma non ci spaventa. Saremo ancora a combattere per evitare che il progetto dell’autostrada vada avanti e perché invece si scelga per l’opzione della messa in sicurezza dell’Aurelia, che è la vera emergenza da risolvere».

C’è qualche speranza che alla fine si torni su questa ipotesi?
«La speranza è affidata al fatto che la regione Lazio riesca a convincere la regione Toscana ad assumere una posizione diversa e che quindi l’assessore Montino riesca a far cambiare idea al suo collega Conti: ha più senso optare per l’ammodernamento dell’Aurelia anziché realizzare un nuovo tracciato autostradale».

Ma siccome nulla è lineare, il commento dell’assessore regionale alle infrastrutture e al territorio Riccardo Conti è soddisfatto almeno quanto la Donati, ma per il motivo opposto: «Una seduta positiva – ha detto l’assessore - dove peraltro ci è stato confermato che dal tavolo non è emerso alcun aspetto problematico relativo al territorio toscano».
Nella seduta del Cipe di giovedì, fa sapere l´ufficio stampa della Regione «Di Pietro ha informato sul lavoro svolto dal tavolo tecnico istituito il 9 novembre del 2007 per verificare la possibilità di sottoporre allo stesso Cipe il progetto preliminare della Tirrenica che ha superato la valutazione di impatto ambientale e per il quale è stato definito un piano finanziario a costo zero per lo Stato.
Il tavolo, come ha evidenziato Di Pietro, ad oggi non ha potuto esprimere una posizione da tutti condivisa perché manca il parere della Regione Lazio. Il rappresentante di quest’ultima giovedì ha chiesto però ulteriore tempo per poter pronunciare un parere che non vuol essere negativo ma solo molto attento e puntuale così da giungere a una soluzione fattibile. Il Cipe ha deciso di tenere conto delle richieste della Regione Lazio e di aspettare il rapido invio del suo parere».

La telenovela continua dunque. E come sempre più spesso accade, fra l´ambientalismo del fare e quello del non fare, quello del fare sostenibile non si afferma: nella pioggia di decisioni e finanziamenti sulle infrastrutture, l´adeguamento dell´Aurelia deve ancora una volta attendere.

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