[27/03/2008] Consumo

Il marketing al servizio del consumo responsabile?

LIVORNO. In Francia l’associazione Vraiment durable ha avviato un progetto di carta fedeltà multi-marche che punta a rafforzare e dinamizzare il mercato dei prodotti responsabili. Un progetto sostenuto all’Agence de l´environnement et de la maîtrise de l´Énergie, che dovrebbe permettere ai consumatori di accumulare punti in base all’acquisto di prodotti e servizi vari, dall’energia, all’acqua, ai trasporti, con l’obiettivo di «favorire la contaminazione tra i settori partner».

Questo dispositivo di fidelizzazione punta ad allargare la comunità dei consumatori “responsabili”, soprattutto compensando i costi a volte più elevati di questi prodotti con punti di riduzione. Inoltre, dei protagonisti più modesti del commercio equo potranno, per esempio, beneficiare di una più vasta promozione grazie alla rete dei partner. D´altronde, Vraiment durable precisa che si tratta di promuovere dei prodotti e non delle marche o delle imprese, al fine di evitare tutti i dilemmi legati alla responsabilità sociale delle imprese.

Secondo il direttore di Vraiment durable, Alexis Botaya, «La filosofia della carta è quella di valorizzare i prodotti che hanno la migliore performance ambientale e sociale. Intendiamo facilitare il loro accesso alla distribuzione retribuendo i cittadini consumatori con un beneficio immediato dei punti che danno luogo a riduzioni».

Il progetto, attualmente allo studio, dovrebbe essere avviato entro la fine dell’anno. In Italia Sidis presenta ai clienti dei propri supermercati il nuovo catalogo premi 2008-9. «Non una semplice proposta di regali, ma tantissimi consigli ed iniziative per vivere in maniera "socialmente responsabile": dal rispetto per l´ambiente al turismo solidale, dalle adozioni a distanza al sostegno di attività di associazioni non profit nei paesi in via di sviluppo», partner dell´operazione sono Medici Senza Frontiere, Legambiente e Wwf.

E Legambiente spiega che «allo Zen di Palermo, a Giugliano in provincia di Napoli, alla periferia di Latina e a Taranto nasceranno quattro nuove aree alberate grazie a Legambiente e alla spesa nei supermercati Sidis del gruppo Interdis. E’ questo il “premio” che si può vincere partecipando alla nuova
raccolta punti fedeltà degli oltre 500 negozi in tutta Italia».

Accanto ai regali tradizionali sarà possibile scegliere di contribuire alla battaglia contro i cambiamenti climatici destinando i propri punti all’acquisto di alberi per aumentare e migliorare la dotazione di verde urbano e per contrastare gli effetti dell’inquinamento all’interno delle città e anche per rendere più belli e vivibili luoghi che hanno bisogno di essere valorizzati.

«Si valuta che la deforestazione incida tra il 20 e il 25% sull’aumento in atmosfera dell’anidride carbonica, che è il principale dei gas a effetto serra causa dei cambiamenti climatici – spiega Rossella Muroni, direttore nazionale di Legambiente -. Mettere a dimora degli alberi, specialmente nelle aree urbane, è un’azione concreta con effetti concreti. In più contribuisce a migliorare sia dal punto di vista ambientale che sociale luoghi che spesso sono stati sacrificati al cemento o abbandonati alla loro sorte perché considerati marginali, come è accaduto nelle periferie di gran parte delle nostre città».

A Palermo, è stata scelta una scuola nel cuore della periferia più difficile e degradata della città. Un progetto di recupero ambientale e sociale, di ritorno alla legalità, che ha già portato alla realizzazione di un campo da calcetto e di uno da pallavolo. E’ il Giardino delle Idee dell’istituto Giovanni Falcone nel quartiere Zen, uno spazio dedicato allo sport e circondato da un’area verde che, per crescere, ha bisogno di nuovi alberi. A Giugliano, in provincia di Napoli, in un territorio stretto nella morsa soffocante della criminalità organizzata e delle ecomafie, dove la camorra ha sotterrato illegalmente tonnellate di rifiuti tossici. Qui c’è la scuola media che gli alunni stessi hanno voluto intitolare alla memoria di Peppino Impastato, il giovane eroe antimafia ucciso dalla mafia nel 1978. Una scuola che da alcuni anni si dedica al recupero di giovani a rischio di esclusione sociale e alla educazione alla legalità. A Latina in un’area pubblica, conosciuta come Aula Verde, che fino a metà degli anni novanta versava in stato di completo abbandono, quindi bonificata e oggi in gestione a una scuola elementare che si occupa del rimboschimento e della piccola manutenzione. Tra le attività dei bambini della scuola c’è anche quella della pulizia periodica di quello che oggi è un vero e proprio laboratorio didattico di quartiere. A Taranto, la scelta è caduta sulle grandi aiuole spartitraffico sotto il ponte Punta Penna, un’area degradata priva di alberi dove molti tarantini amano però andare a fare jogging. Riqualificare la zona, dunque, creando un piccolo polmone verde per restituire qualità a un
pezzo della città.

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