[25/03/2008] Parchi

I parchi non sono un problema?

PISA. Mauro Parigi commentando (vedi link) il nuovo codice dei beni culturali e richiamandone i non pochi temi che esso pone all’odg non crede che tra questi vi sia la sottrazione della pianificazione paesaggistica ai parchi, come se il paesaggio fosse altro dentro o fuori dai parchi. Avrebbe quindi potuto aggiungere seguendo questa logica che anche la pianificazione ambientale dei parchi non è all’odg dato che l’ambiente non è altro dentro o fuori dai parchi. Ma questo non lo ha detto e non poteva dirlo dal momento che i parchi per legge di piani ambientali debbono farne addirittura due a conferma che tra dentro e fuori qualche differenza deve pur esserci.

Il punto allora è perché il piano del parco non deve occuparsi più del paesaggio. Parigi è stato assessore al Comune di Pisa e quindi deve avere qualche dimestichezza con il piano del parco di San Rossore di Cervellati che quasi 30 anni fa il paesaggio lo considerò un tema all’odg e lo affrontò come un aspetto importante sotto il profilo ambientale. Tanto è vero più d’uno allora storse la bocca e anche il naso.

Da allora e non solo in Toscana i piani dei parchi ebbero anche precisa e chiara connotazione paesaggistica. Il tempo ha dato ampiamente ragione a Cervellati e ai parchi tanto che oggi non solo la Convenzione europea e lo stesso nuovo Codice considera il paesaggio un aspetto non separato e non separabile dalla natura etc. La cronaca – ricordavo - ce ne sta fornendo d’altronde esempi quanto mai significativi e probanti proprio in questi giorni nelle nostre pinete. Perché allora proprio nel momento in cui questo connessione appare assolutamente evidente e riconosciuta il Codice deve subordinare anche le aree naturali protette ai piani paesistici? Perché l’avvocatura di stato deve contestare prima che il nuovo codice entrasse in vigore ad un parco fluviale piemontese di recente istituzioni di occuparsi con il suo piano del paesaggio? Giova a quella visione unitaria che in tanti hanno richiamato anche da Monticchiello in poi tornare a separare i due profili? Come può dire Parigi che questa non è una questione all’odg?

Si pensa davvero che le questioni paesaggistiche che sta ponendo e porrà sul nostro litorale la moria dei pini o la penetrazione del cuneo salino dovranno riguardare le sopraintendenze e non i parchi? L’odg di questi temi prima che dagli uffici viene scritto da eventi e situazioni con i quali le norme devono fare i conti lo vogliano o no. Difficile fare l’incontrario.

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