[25/03/2008] Trasporti

Mobilità, Regioni e aree metropolitane promotori di una nuova Direttiva Europea

ROMA. Le istituzioni decentrate devono prendere l’iniziativa per promuovere presso la Comunità Europea una nuova direttiva riguardo interventi comunitari a sostegno della realizzazione di una rete infrastrutturale per i trasporti e la mobilità per le Capitali delle nazioni aderenti e per le città che superano il milione di abitanti.

Per questo, probabilmente, si tratterà di inserire nel pacchetto dei settori di intervento finanziati dalla Comunità europea, in materia di trasporti, anche piani decennali per la realizzazione di grandi sistemi di trasporto collettivo all’interno delle grandi aree urbane. Cosa analoga deve fare il governo nazionale. Il realizzare adeguate soluzioni infrastrutturali per la mobilità cittadina nelle grandi aree urbane con un sistema a rete di linee metropolitane, mentre determina le stesse condizioni di sostegno come moltiplicatore economico e di sviluppo che deriverebbe dalla costruzione di corridoi di trasporto nazionali o transeuropei, realizza invece ulteriori sensibili vantaggi per tutte le comunità interessate. Il moltiplicatore economico sarebbe di gran lunga più elevato.

Un piano nazionale ed europeo per la realizzazione di reti di linee metropolitane nelle grandi aree urbano/metropolitane modificherebbe, credo, lo stesso linguaggio di approccio alla problematica. La politica per i trasporti diverrebbe la politica per i trasporti, per la mobilità e la qualità della vita dei cittadini.

Opportuna appare anche la sollecitazione verso le istituzioni comunitarie a incentivare la ricerca per una mobilità sempre meno energivora, meno inquinante e rispettosa della natura.

Le regioni per investimenti coordinati

Attraverso il piano regionale per i trasporti che recepisce sia i piani provinciali sia i piani delle aree metropolitane, la regione si fa promotrice di una serie di interventi infrastrutturali nel campo dei trasporti e della mobilità (individuati di comune accordo) attraverso i quali si superano le rispettive competenze di intervento, di investimento e di procedura di gara.

Tutto il processo formativo e realizzativi deve essere informato a questa filosofia. I protocolli di intesa, i contratti di programma, lo stesse conferenze di servizio devono sostenere questa necessità e assecondare questo spirito di impostazione.

A difesa delle attività di produzione

Particolare sensibilità e attenzione deve essere posta alla difesa e alla espansione del settore della produzione. Le officine di manutenzione, le imprese di produzione dei mezzi e dell’indotto devono trovare le condizioni migliori per operare evitando quindi trasferimenti di attività e/o delocalizzazioni.

Le regioni per un volto adeguato delle città

Un grande impegno deve essere fatto dalla regione per sostenere lo sforzo degli Enti Locali a domare lo “spadroneggiamento” delle auto private nelle città e nei comuni.

Una cultura per la realizzazione di Isole Ambientali all’interno delle città e dei loro quartieri è il modo adeguato per sostenere la civiltà del rapporto sociale. La comunità urbana e di quartiere che convive civilmente all’interno dei propri salotto (le isole ambientali o pedonali). Contemporaneamente un grande volontà a co-finanziare parcheggi sotterranei e di superficie deve poter garantire la difesa degli ambienti cittadini. Analogamente deve essere possibile la soluzione di una adeguata programmazione stagionale per la salvaguardia delle nostre coste, dall’assalto estivo dell’automobile, e nel contempo garantire ai cittadini la migliore fruibilità delle stesse.

Un migliore utilizzo del bene comune attraverso una gestione più democratica del settore.

Il complesso dei beni e gli strumenti che fanno funzionare il settore del trasporto vanno tutti considerati un Bene Comune. E’ nell’interesse di tutti i cittadini che questo settore funzioni meglio. Da qui la necessità di inventare forme di partecipazione democratica più avanzate per il governo del settore. Regole da rispettare all’interno dei contratti di servizio, novità riguardo la carta dei servizi in riferimento al rapporto con i cittadini, un sistema tariffario più moderno e più capace di aiutare la programmazione, sono cose da introdurre o da migliorare.

Funzione pubblica e mercato
Saper coniugare, nel settore dei trasporti, la funzione pubblica che esso esprime e al tempo stesso applicare, quando utile, le regole del mercato presuppone una elevata qualità e capacità di governo. In questo settore in particolare non si agisce rincorrendo impostazioni economiciste ma praticando, per le scelte da effettuare, la migliore concertazione tra le imprese, gli addetti e i cittadini che ne sono i soggetti fruitori.

Un grande impegno comune delle Istituzioni, delle Imprese del settore, dei lavoratori addetti
All’interno di un Patto di Sistema, già precedentemente richiamato, tutti i protagonisti sono chiamati ad assolvere al meglio ad una funzione fondamentale per l’economia e la vivibilità delle nostre città. Per poter fare questo occorre che la politica torni al ruolo che gli compete. Al servizio della comunità e non come esercizio di mero potere per il potere.

*componente il Comitato Esecutivo dell’Associazione NOAUTO.

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