[31/03/2006] Comunicati

Inaugurata a Firenze la terza edizione di Terra Futura

FIRENZE. «La nostra Terra Futura: oltre il petrolio, oltre l’ingiustizia» è il titolo della terza edizione di Terra Futura, la mostra-convegno sulle buone pratiche della sostenibilità inaugurata Stamani alla Fortezza da Basso a Firenze

«Un messaggio – spiega Ugo Biggeri, presidente della Fondazione culturale Responsabilità Etica Onlus che promuove l’evento – che vuole tracciare il filo rosso di questa edizione in cui il petrolio viene assunto come simbolo di un modello di sviluppo non sostenibile. Sulla base della riflessione sui beni comuni iniziata già nel 2005, si porrà l’accento su alcuni evidenti paradossi che sono oggi sotto gli occhi di tutti. A partire dalla crisi energetica in corso, che ha forme molteplici: mentre in Russia assistiamo al razionamento del gas, da noi siamo in presenza di un sistema inefficiente e con sprechi. La seconda grave crisi, spesso connessa all´utilizzo delle risorse, è quella legata all´ingiustizia e alla povertà nel mondo. Sono temi forti di politica internazionale che ci sollecitano a gestire i beni comuni in maniera diversa e condivisa. La tutela dell´ambiente non può prescindere dalla battaglia contro le ingiustizie, la finanza etica non può agire senza il rispetto dei popoli, i diritti dei lavoratori non trovano spazio senza abbattere lo sfruttamento. Tante sono le sfide lanciate a Terra Futura: un momento per dimostrare come queste utopie possano diventare realtà se si agisce insieme».

Terra Futura, con un fitto programma culturale e numerose iniziative e buone pratiche messe in mostra nell´area espositiva, vuole promuovere un nuovo modello di economia, con la consapevolezza che le questioni sociali, ambientali ed economiche sono inscindibili. La «strada comune» a Terra Futura prenderà forma in tre spazi dedicati agli stimoli culturali: la Piazza dedicata ai convegni, dove relatori, esperti, responsabili istituzionali condivideranno la loro conoscenza, l’Arena, dove saranno presentate nella pratica le buone prassi per il cambiamento e il Circolo dove sarà dato libero spazio al dibattito e alla conversazione con i «portatori del nuovo pensiero».

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