[19/03/2008] Parchi

Regione biogeografica alpina, la Comunità Ue aggiorna l´elenco dei siti

LIVORNO. La Comunità europea ha aggiornato l’elenco dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina: la commissione europea ha adottato il nuovo elenco dei siti con decisione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi.

La regione biogeografica alpina è quella regione che comprende il territorio comunitario delle Alpi (Germania, Francia, Italia, Austria, Slovenia), dei Pirenei (Francia e Spagna), degli Appennini (Italia), le montagne della Fennoscandia settentrionale (Finlandia e Svezia), i Carpazi (Polonia, Romania, Slovacchia) e i monti Balcani, Rila, Pirin e Rodope (Bulgaria), secondo quanto specificato nella mappa biogeografica approvata dal comitato Habitat.

La regione è stata istituita dalla direttiva habitat (92/43/Cee) che si propone di proteggere le aree naturali e le specie che qui si trovano. Per realizzare tale scopo la direttiva prevede quindi l’organizzazione di una rete europea di zone e di aree speciali di conservazione denominata Natura 2000. Il processo per la formazione di Natura 2000 si è avviato già dal 1995 e un elenco iniziali di siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina è già stato stabilito. Gli Stati membri hanno infatti designato i siti compresi nell’elenco di siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina.

Ma la Comunità periodicamente aggiorna tale elenco sia per inserire i siti supplementari che sono stati proposti dagli Stati membri a partire dal 2004, sia per tener conto di eventuali modifiche nelle informazioni relative ai siti presentate dagli Stati membri a seguito dell’adozione dell’elenco comunitario.

Tra marzo 2002 e settembre 2006, infatti, sono stati trasmessi alla Commissione gli elenchi di siti dalla Germania, dalla Spagna, dalla Francia, dall’Italia, dall’Austria, dalla Polonia, dalla Slovenia, dalla Slovacchia, dalla Finlandia e dalla Svezia, ma non dalla Bulgaria e dalla Romania perché solo da un anno sono entrate a far parte dell’ Ue. Alcuni Stati membri, tuttavia, non hanno proposto un numero di siti sufficiente per soddisfare i requisiti della direttiva 92/43/Cee relativamente a taluni tipi di habitat e a talune specie.

Tuttavia, tenuto conto del periodo di tempo necessario per ricevere le informazioni e per raggiungere un accordo con gli Stati membri, la Commissione ritiene opportuno adottare un primo elenco aggiornato di siti.

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