[14/03/2008] Acqua

All´Asa il primo premio "Pianeta acqua"

FIRENZE. Riconoscimento alla Toscana per la prima edizione del Premio Nazionale “Pianeta Acqua: azioni virtuose e buone pratiche per l’utilizzo razionale dell’acqua”, attribuito dal Forum nazionale sul risparmio e conservazione della risorsa idrica, alle migliori progettualità in campo nazionale volte alla tutela e al buon utilizzo delle acque. Nello specifico è Asa Spa (l’azienda che gestisce la risorsa idrica nell’Ato livornese) che si è aggiudicata, per la sezione industriale, il premio che verrà consegnato ufficialmente il 19 marzo prossimo, nel corso del II incontro nazionale del Forum.

Il progetto premiato “Il riutilizzo in industria delle acque reflue depurate: l’esperienza di ASA”, descrive gli interventi realizzati e in corso di realizzazione nei territori della Bassa Val di Cecina e della Val di Cornia. Entrando nel merito delle attività progettuali si comprendono pienamente le motivazioni del riconoscimento ottenuto. Asa opera in un territorio in cui ci sono aree a particolare criticità per la risorsa idrica, sia di tipo quantitativo che qualitativo. Ci riferiamo alla zona tra Livorno e Piombino dove tra l’altro sono insediate due grandi industrie particolarmente idroesigenti: Solvay a Rosignano e l’acciaieria Lucchini a Piombino. In questo contesto, quindi, risulta molto importante il riuso dell’acqua dagli stessi cicli industriali ma anche il riutilizzo di acque reflue provenienti da depuratori di tipo civile. Asa si è adoperata attraverso un programma di interventi mirati, proprio su questo ultimo aspetto. Con il progetto Aretusa, le acque reflue dei depuratori di Cecina e Rosignano, sono state dirottate per il riutilizzo verso lo stabilimento Solvay.

L’impianto di post trattamento è entrato in esercizio a giugno 2006 e produce acqua industriale per circa 4 Mmc/a: l’azienda chimica ha in questo modo ridotto i prelievi in falda per lo stesso quantitativo. «Oltre ad un approvvigionamento industriale a costi accettabili- dichiarano da Asa- si è ottenuto un sensibile vantaggio per l’ecosistema marino-costiero, evitando gli scarichi a mare delle acque in uscita dai depuratori». Collaborazione proficua analoga, è quella ottenuta con le acciaierie Lucchini di Piombino. Il progetto in questione denominato Fenice (tra l’altro nel 1999 si aggiudicò il Premio Enea), prevede la consegna all’acciaieria dell’acqua del depuratore di Piombino (circa 1 Mmc/a).

Attualmente - informano da Asa - sono in corso i lavori per la realizzazione di condotte per collettare nello stabilimento di Piombino le acque dei depuratori di Venturina, di Cafaggio (Campiglia) e di San Vincenzo (progetto Cornia industriale) per 1,6 Mmc/a. Sempre con l’obiettivo del risparmio idrico Asa ha sviluppato progetti anche per l’agricoltura. Fornisce infatti acqua per uso agricolo dal depuratore di Populonia (Piombino) e ha predisposto a tale scopo anche il depuratore di Bibbona. Non mancano poi iniziative anche per la città capoluogo di provincia dove, dopo un periodo di sperimentazione con un impianto “pilota”, è in corso di realizzazione un progetto di ristrutturazione del depuratore di Livorno per la produzione di acqua per usi industriali e civili non potabile, che potrà essere destinata al Porto, al tessuto produttivo e in generale alla città, dove tra l’altro si sta estendendo una rete acquedottistica dedicata a tale uso. Devono ancora trovare finanziamento altri interventi previsti per la Val di Cornia, dove Asa ha messo a punto progetti (divisi in 15 lotti, tra potabile e industriale) per recuperare progressivamente acqua dagli altri 6 depuratori della zona.

Al di là del premio ottenuto, gli investimenti e la progettazione di Asa in questo settore sono quanto mai opportuni, per poter conciliare la prosecuzione delle attività produttive (industriali, agricole…) con un uso razionale della risorsa idrica (sempre più carente), che in termini di bilanci complessivi porti alla fine alla riduzione dei consumi.

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