[11/03/2008] Urbanistica

Gli italiani vogliono costruire una nuova Manhattan sul Volga

ROMA. L’edilizia in Italia è in crisi e i centri commerciali sono ormai uno ogni mille abitanti, il mercato si fa asfittico e il territorio scarseggia sempre più e costruttori e progettisti guardano all’estero, dove la fame di consumi èsconfinata almeno quanto i territori ancora liberi dal cemento. Sarà probabilmente anche per questo che Dante Benini, un architetto milanese, ha presentato un progetto per la costruzione in Russia, sulle rive del Volga, il Globe Town un grande centro commerciale e residenziale, che dovrebbe diventare la Manhattan russa.

La nuova città occuperà 3 mila ettari sulla riva sinistra del Volga, proprio di fronte a Nijni Novgorod con la quale sarà collegata da quattro ponti ed un tunnel sotto il fiume,. I lavori potrebbero iniziare già nel 2010 e terminare intorno al 2022, con un costo previsto di 100 miliardi di euro. Oltre alle abitazioni per mezzo milione di abitanti ed agli uffici, a Global Town ci saranno anche un hotel, uno stadio, un parco ed un grande porto fluviale. Il nome della città sarà riconoscibile nel suo più ingombrante edificio: un colossale globo trasparente ed illuminato di 120 metri di diametro che dovrebbe ospitare un lussuoso centro commerciale su più piani, un teatro ed un cinema. Il globo futuristico e luccicante sarà al centro di tre torri alte ognuna 600 metri che ospiteranno uffici.

E Benini spiega all’agenzia russa Ria Novosti che «se ne avremo la possibilità di realizzare il progetto che abbiamo concepito, Globe Town sarà una città che ingloberà l´esperienza del mondo intero, quella delle differenti culture e religioni». Speriamo anche che comprenda le esperienze di sostenibilità ambientale e risparmio energetico che sembrerebbero un po’ distanti da tanto esibito gigantismo che titilla la rinata voglia di potenza russa che diventa esibizione di forza e scimmiottamento di altre modernità non proprio ambientalmente all’avanguardia.


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