[10/03/2008] Energia

La giunta approva il Pier: 500 milioni per le rinnovabili

FIRENZE. La Giunta regionale della Toscana ha approvato il Piano energetico 2007-2010, che contiene previsioni fino al 2020, data in cui l’Europa intende centrare i tre obiettivi: ridurre del 20% i consumi e le emissioni di gas serra, aumentare della stessa quota l’energia prodotta con fonti rinnovabili.

Per raggiungere questi risultati anche in Toscana, la Regione prevede un volume di investimenti ed agevolazioni per enti locali, cittadini e imprese, compresa la compartecipazione dei privati, pari a 500 milioni di euro, 252 dei quali saranno impiegati entro il 2010 e 21 milioni sono destinati alla ricerca.

«L’obiettivo – ha detto il presidente della Regione, Claudio Martini - è quello di giungere a una Toscana più sostenibile, meno dipendente dal petrolio, più capace di utilizzare le fonti alternative, visto che abbiamo programmato di farle crescere fino al 40-50%. Servirà a produrre l’energia elettrica che serve al nostro sviluppo. Questi tre mesi di concertazione sono serviti ad arricchire il Pier che si è trasformato da documento di indirizzo in un vero e proprio piano d’azione che consegniamo adesso all’esame del Consiglio».

Tra le novità introdotte dal Pier (che ora deve passare l’esame del consiglio regionale) figurano una maggiore semplificazione amministrativa (uniformando le norme di settore dei regolamenti edilizi comunali), con la possibilità di presentare la sola dichiarazione di inizio attività per l’installazione di micro e mini impianti eolici, fotovoltaico e per il solare termico, un ruolo maggiore per le Province, chiamate a redigere propri Piani energetici, e per i Comuni, che dovranno individuare le aree nelle quali sarà possibile collocare gli impianti industriali alimentati ad energia rinnovabile e quelle in cui sarà escluso farlo, un Piano dell’eolico, per individuare 15-25 siti idonei ad ospitare parchi eolici, procedure semplici e veloci per lo sviluppo del fotovoltaico.

«Confermiamo – ha precisato l’assessore regionale all’energia e all’ambiente, Anna Rita Bramerini – tutti gli ambiziosi obiettivi del Piano: puntiamo ad una crescita dell’eolico di oltre 10 volte, del solare termico di oltre 12, del fotovoltaico di oltre 50, e contemporaneamente del 28% della geotermia secondo l’accordo sottoscritto con Enel e se le indagini avranno esito positivo, del 31% dell’idroelettrico, fino al 240% delle biomasse. Per far crescere la ricerca sulle energie rinnovabili potremo contare anche sulla recente apertura dei due centri sulla geotermia e sulle rinnovabili di Larderello e Monterotondo Marittimo».

Perno centrale della riduzione delle emissioni (capace da solo di abbattere 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica, cioè il 30% dell’obiettivo fissato dal Piano) è la riconversione a metano delle due centrali Enel a olio combustibile di Livorno (300 megawatt) e Piombino (1200 Mw) come è stato fatto a Cavriglia e allineando questi impianti al nuovo Rosen 2 di Rosignano. L’occasione è rappresentata dall’arrivo del metanodotto algerino Galsi e dall’attivazione di un solo rigassificatore al largo delle coste livornesi. Mentre per quanto riguarda le biomasse è specificato che non saranno ammessi impianti che utilizzino biomasse provenienti dall’estero, bensì dovranno avvalersi di quanto reperibile in un raggio di 70 chilometri (filiera corta).

Il Piano punta anche a favorire la nascita di un’industria toscana delle rinnovabili, potenziando la formazione, gli investimenti nel settore, creando un network tra enti pubblici, università e imprese.

Torna all'archivio