[30/03/2006] Consumo

Vino: no al finto invecchiamento

ROMA. «Aggiungere trucioli di legno nel mosto, per simulare l’invecchiamento del vino nelle botti di rovere, è una pratica che inganna i consumatori e discredita la tradizione enologica europea orientata alla qualità. Il Governo italiano si deve opporre in tutte le sedi all´introduzione di questo artificio nei regolamenti comunitari». Lo dice la senatrice dei Verdi Loredana De Petris, capogruppo del Sole che ride in Commissione agricoltura, che ha rivolto un’interrogazione urgente al Ministro delle politiche agricole. La commissione europea ha avviato in sede tecnica una revisione dei regolamenti vigenti che potrebbe estendere all´Europa la possibilità di sostituire la tradizionale «barrique» con l’impiego di truciolati in legno, pratica contemplata nell’accordo sulle esportazioni di vino raggiunto l’anno scorso con gli Stati Uniti, dove questo tipo di trattamento è già consentito.

«Inseguire i nuovi Paesi produttori – dichiara la senatrice – sulla strada dei bassi costi di produzione e della scarsa qualità è un grave errore. Bisogna invece valorizzare le tradizioni enologiche e il rapporto col territorio, affermando con chiarezza che il vino di qualità non è una bevanda indifferenziata che si possa ottenere mischiando in cantina ingredienti estranei ed additivi chimici».

«Abbiamo chiesto oggi al ministro Alemanno – conclude la senatrice – di assicurare che i rappresentanti tecnici del nostro Paese nelle commissioni competenti esprimano senza mezzi termini il dissenso italiano all’introduzione in Europa dei trucioli in luogo della ´barrique´, in particolare nei vini a denominazione d´origine, e che propongano di prevedere l’obbligo di indicare questa pratica in etichetta per i vini extraeuropei importati».

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