[06/03/2008] Urbanistica

Terremoto in Mugello: ok le gallerie della Tav

LIVORNO. Controlli alle gallerie della Tav sono scattati dal giorno stesso del terremoto in Mugello. La Regione, chiamata in causa da una lettera di Idra, informa l’associazione ambientalista che raccoglie i comitati contro la realizzazione della linea ad alta velocità che, in assenza dell’Osservatorio ambientale (ancora non riattivato dal Ministero dell’Ambiente) i controlli sulle gallerie sono stati fatti, subito dopo il sisma, direttamente da Cavet, il consorzio incaricato di realizzare l’opera.

«Dopo il recente sciame sismico in Mugello e Alto Mugello – aveva scritto Idra a Martini e Bramerini - verificatosi nell’area attraversata dalla cantierizzazione sotterranea dell’Alta Velocità ferroviaria, suggeriamo che si provveda a un monitoraggio scrupoloso dei tunnel Tav e delle infrastrutture di superficie (fra queste, il ponte sulla Sieve)».

Sull’argomento della qualità costruttiva delle gallerie TAV, Idra aveva chiesto già tre anni fa alla Regione Toscana di farsi parte attiva affinché venisse ispezionato il versante toscano della tratta AV Bologna-Firenze, allo scopo di verificare le condizioni dei tunnel, la rispondenza delle opere realizzate ai requisiti progettuali approvati, il rispetto delle normative in termini di affidabilità, stabilità e sicurezza, l’entità economica degli interventi aggiuntivi e gli eventuali oneri aggiuntivi a carico di Tav SpA o di altra Società a capitale pubblico derivanti dagli interventi di adeguamento resisi necessari.

Nel 2006 inoltre, l’associazione fiorentina aveva indirizzato un esposto alla Regione Toscana e ai ministri del governo Berlusconi e del governo Prodi. «Particolarmente indecente – concludeva il portavoce dell’associazione nella lettera inviata ieri a Martini - suona nelle attuali circostanze la perdurante assenza dalla scena dell’Osservatorio ambientale nazionale, mai rinnovato da oltre un anno, proprio mentre le imprese costruttrici dismettono cantieri e postazioni lasciando il Mugello alle prese con le sue ferite ambientali».


La Regione informa comunque che dai sopralluoghi non sarebbe emerso nulla, «ma per maggiore sicurezza, le ispezioni continuano per verificare la presenza di eventuali microfessure. Al momento, però, non risultano neppure queste».

L’unica novità riscontrata, che Arpat sta verificando, è l’attivazione di una nuova sorgente in quota, le cui acque vanno ad alimentare il torrente in prossimità di Case d’Erci.

L’assessorato all’ambiente della Regione ah poi ribadito che un evento come il sisma che si è verificato in Mugello conferma e sottolinea l’urgenza di ripristinare l’Osservatorio ambientale per il monitoraggio dei lavori della Tav.
Da oltre un anno la Toscana non ha più questo strumento di controllo. Al riguardo è stato sollecitato più volte il ministro dell’Ambiente Pecoraio Scanio ed è stata recentemente scritta anche una lettera al sottosegretario Letta perché l’Osservatorio, indispensabile per la corretta crescita di una grande opera come l’Alta velocità, venga ripristinato.

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