[05/03/2008] Acqua

A febbraio pioggia in calo del 14% in Toscana rispetto alla media

LIVORNO. Nel mese di febbraio la Toscana ha registrato un calo delle precipitazioni del 14% rispetto alla media dell’ultimo decennio. Lo ha calcolato l’Arsia che in uno scenario di mutamenti climatici che riguarda tutto il pianeta, sta attivando nuovi servizi mirati a monitorare la situazione sul territorio regionale e a fornire così al settore agricolo e forestale informazioni utili per una corretta gestione delle colture anche in una logica di agricoltura sostenibile. Tra i servizi attivati di ultima generazione c’è appunto il Report trimestrale sull’andamento agrometeorologico, corredato dalla tendenza per il mese successivo, consultabile sul sito internet dell´Arsia.

Il primo report è il risultato dell’attività di monitoraggio svolta nei mesi di gennaio e febbraio 2008 e comprende la tendenza stagionale prevista per il mese di marzo: le piogge di gennaio hanno parzialmente migliorato lo stato idrico dei suoli. La scarsità di piogge dei mesi autunnali stava destando infatti qualche preoccupazione per l’impoverimento della riserva idrica dei terreni, in vista dei mesi primaverili ed estivi. La pioggia cumulata sul territorio regionale nel mese di gennaio mostra infatti un valore medio di 118.8 mm, superiore sia a quello del gennaio 2007 (61.5 mm) sia al valore medio storico (66.5). Per quanto riguarda la temperatura la media di gennaio si è attestata sui 6.8° C, superiore al valore medio storico (5.5°C) ma inferiore alla temperatura media del gennaio 2007 (7.9°C).

Febbraio, come detto, fa registrare una diminuzione delle precipitazioni pari al 14% sulla media dell’ultimo decennio: Lucca e Pisa, rispettivamente con il -37% e -34%, sono le province dove si è registrato il maggior calo di precipitazioni, mentre ad Arezzo (+35%) e a Grosseto (+16%) febbraio è stato più generoso in fatto di pioggia. Temperature: febbraio è stato anche un mese leggermente più caldo rispetto alla media del decennio (+0,6°C) con 7°C contro la media di 6,4°C, con punte di +1,2°C a Massa Carrara e 1°C a Prato e Pistoia, mentre le province dove la temperatura si è discostata di poco rispetto alla media dell’ultimo decennio sono Livorno +0,1°C e Siena +0,3°C.

Questo primo report è corredato da un’analisi approfondita dell’andamento agrometeorologico del 2007, con esame dell’andamento termico, pluviometrico, rapportato al ciclo biologico delle principali colture agrarie e forestali. Il 2007 è stato uno degli anni più caldi degli ultimi due secoli (dopo il 2001 e il 2003), con il primato dell’inverno e della primavera con le temperature più alte. In Toscana sul piano idrico l’annata si è contraddistinta per una carenza diffusa sia della portata dei fiumi, che della falda acquifera, mentre gli effetti più negativi di questa anomalia stagionale si sono registrati per la produzione olivo-oleicola che ha registrato un consistente calo produttivo. Per quanto riguarda poi le foreste la carenza idrica e le temperature elevate hanno favorito il proliferare di parassiti che hanno ulteriormente minato lo stato di salute dei boschi toscani già provati da un progressivo peggioramento registrato nell’ultimo decennio.

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