[04/03/2008] Comunicati

Specie invasive, consultazione Ue on line per difendere biodiversità

BRUXELLES. La biodiversità europea è minacciata dall’introduzione di specie come il ratto muschiato (Nella foto) o di piante come la Panace di Mantegazzi, ma si sa poco sulla reale estensione del problema. Queste specie allogene invasive possono disturbare la flora e la fauna autoctona e provocare danni ambientali ed economici notevoli. Per questo la Commissione europea ha lanciato ieri una consultazione on line per raccogliere dei suggerimenti sui metodi più efficaci di reazione a questo problema nell’Ue. I risultati verranno utilizzati per elaborare una comunicazione della Commissione su un quadro comunitario relative alle specie allogene invasive, la cui adozione è prevista per la fine dell’anno.

«L’Europa – ha detto il commissario all’ambiente Stravros Dimas – è determinata a mettere termine, entro il 2010, all’impoverimento della biodiversità. Sappiamo che le specie invasive sono uno dei più grandi pericoli che minacciano la biodiversità, questo, spesso non è senza conseguenze per l’economia, ma non disponiamo di alcun sistema armonizzato per lottare contro questo flagello e valutarne gli effetti. Speriamo in una forte partecipazione alla consultazione pubblica, perché l’Europa possa fare una cernita migliore del problema e concepire, al termine, un meccanismo appropriato che permetta di regolarlo definitivamente»
La consultazione in linea durerà fino al 5 maggio 2008. «Tutte le parti interessate, compresi I rappresentati delle imprese e dei consumatori, i gruppi di interesse, così come le Ong ed altre organizzazioni – spiega una nota della Commissione Ue – sono invitate a comunicare le informazioni di cui dispongono ed a far conoscere le loro opinioni».

Un folto numero di specie invasive è già presente nell’Unione europea. La Commissione Ue fa gli esempi della Caulerpa taxifolia, un’alga che ha invaso vaste aree del Mediterraneo o la cozza zebrata (Dreissena polymorpha) che sta ostruendo prese idriche e canali, oppure il Cebacek (Pseudorasbora parva), un pesce di origine asiatica che ha rapidamente colonizzato tutta l’Europa dopo essere stato introdotto negli anni ’60 in alcuni stagni rumeni vicini al Danubio. Le conseguenze sono spesso tragiche per la sopravvivenza delle specie indigene e le misure correttive sono di solito costose: la Germania spende ogni anno circa 44 milioni di euro per riparare i danni causati dal ratto muschiato (Ondatra zibethica) e da piante infestanti ad argini e dighe.

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