[04/03/2008] Parchi

Giannutri, la Regione predispone delibera per salvaguardia Zps

GROSSETO. La polemica politica, stimolata dal clima preelettorale che si respira all’Argentario e nei comuni della costa grossetana, sta travolgendo la piccola isola di Giannutri dopo che il presidente del parco nazionale dell’Arcipelago toscano, Mario Tozzi, ha annunciato misure di salvaguardia che non sono altro che l’applicazione delle regole del parco fissate dal decreto istitutivo del 1986 e dalle norme nazionali sulla navigazione. Fino ad ora a dar manforte al parco erano stati solo Legambiente, da sempre molto attenta alla situazione di Giannutri e che negli anni passati ha pubblicato due dossier sul degrado ambientale dell’isola, i proprietari delle abitazioni stufi di subire un assolto quotidiano di migliaia di turisti privi di servizi e l’assedio sottocosta di centinaia di imbarcazioni che scaricano tutto a mare, e il comune del Giglio che è sotto attacco anche per l’istituzione dell’Area marina protetta.

Tutto taceva invece sul fronte politico del Partito democratico e della Sinistra Arcobaleno, forse troppo impegnati a realizzare liste per le elezioni comunali dove i contrari alle regole per Giannutri e all’Area marina protetta sembrano godere di una certa considerazione e peso. A rompere il silenzio a sinistra è il capogruppo dei Verdi in regione Toscana, Mario Lupi.

«Ricordo, anche in base a recenti polemiche di stampa – dice l’esponente dei Verdi - che l’isola di Giannutri, di eccezionale interesse e valore naturalistico, storico e archeologico, è oggi molto compromessa dal punto di vista ambientale a causa di carenze strutturali e di un turismo senza regole. L’isola di Giannutri è interamente classificata quale Zona di protezione speciale ai sensi della Direttiva 79/409/CEE e quale Sito di importanza comunitaria ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE».

Ma il capogruppo del Sole che ride rende nota anche una iniziativa di salvaguardia di Giannutri e della sua Zona di protezione speciale che starebbe per prendere la regione: «Poiché al momento i corridoi di accesso a mare all’isola di Giannutri non permettono un controllo efficace degli sbarchi a terra, e anche in ottemperanza al decreto del ministero dell’ambiente del 17 ottobre 2007, la regione Toscana sta predisponendo una deliberazione per il recepimento delle misure minime di conservazione relative alle Zps, che sono urgenti e su cui sono d’accordo».

Lupi poi ricorda che per scrivere correttamente la delibera di salvaguardia della più meridionale delle isole toscane «occorre rifarsi anche alla mozione n. 512, da me proposta e recentemente approvata dal Consiglio regionale, dove recita che “l’area del Parco (che comprende sette isole uniche per clima, flora, fauna, storia e leggenda: Giglio, Giannutri, Capraia, Montecristo, Pianosa, Gorgona ed Elba) comprende circa 18.000 ettari a terra, con interessanti siti geologici e naturalistici, e 60.000 ettari di mare, popolato da numerose specie altrove ormai rare, e compreso nel perimetro del Santuario Internazionale per la tutela dei mammiferi marini denominato “Pelagos”, e che prevede “un progetto complessivo di sostenibilità e sviluppo di qualità per l’Arcipelago Toscano, con azioni, da prevedere per una o più delle sette isole che lo compongono” e che ne “elenca gli 11 obiettivi, da realizzarsi in una o più delle isole: “Isola No Oil”, “Isola No Plastic”, “Isola No Rifiuti”, “Isola ad acqua autosufficiente”, “Isola Logistica Avanzata”, Isola con Trasporti pubblici a Impatto Zero”, “Isola con Infrastrutture leggere”, “Isola sicura”, “Isola Amica dei cetacei”, “Isola con area marina protetta”, “Isola recuperata”».


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