[03/03/2008] Comunicati

Lotta alla malaria, l’Italia prima in classifica aspettando il vaccino

LIVORNO. Il Global Fund to Fight AIDS, Tuberculosis and Malaria ha accolto con soddisfazione la notizia che il governo giapponese ha deciso di contribuire con 184 milioni di dollari alla lotta contro la malaria. Con questo nuovo contributo l’apporto del Giappone dal 2002 raggiunge gli 846 milioni di dollari . «Il sostegno del governo giapponese al Global Fund - ha detto il direttore esecutivo Michel Kazatchkine (Nella foto) - dimostra la motivazione dei Paesi a contribuire ad ostacolare l’espansione dell’Aids, della tubercolosi e della malaria».

Ma il Giappone per quest’anno è arrivato secondo, anticipato dall’Italia che ha messo un contributo di 130 milioni di euro per il Global Fund nella legge finanziaria, forse perché proprio dal tragico G8 ospitato a Genova nel 2001 partì questa iniziativa. Il nostro Paese ha finora donato 790 milioni di euro. «Accogliamo con piacere questo precoce contributo – aveva detto Christoph Benn, direttore delle relazioni esterne del Global Fund - rappresenta un segnale molto positivo per gli altri donatori». L’Italia nel 2005 aveva ospitato un meeting preparatorio del Voluntary Replenishment of the Global Fund per il periodo 2006–2007 e da quest’anno parte un nuovo ciclo di contribuzione triennale dei Paesi donatori che si riuniranno a Berlino a settembre per discutere di un progetto di finanziamento da 9, 7 miliardi di dollari.

Il Global Fund stima però che ci vogliano tra i 12 e i 18 miliardi di dollari per far davvero fronte a questi tre flagelli che colpiscono l’umanità, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Dal 2002 il Global Fund ha investito 10,1 miliardi di dollari in 520 programmi sviluppati in 136 Paesi del mondo per combattere Aids Tbc e malaria, evitando almeno due milioni di morti e fornendo trattamenti anti-Aids a un milione e 400 mila persone ed antitubercolotici a 3 milioni e 300 mila, con la distribuzione di 46 milioni di zanzariere trattate con insetticidi per la prevenzione della malaria.

Proprio per la malaria, che ogni anno uccide un milione di persone e ne fa ammalare mezzo miliardo, si potrebbe essere davanti ad una svolta: dal 2011 potrebbe essere pronto un vaccino l’Rts, entrato già nella terza fase di sperimentazione, ma che sembrerebbe efficace solo nel 30% dei casi. La prevenzione rimane comunque il metodo più efficace per sconfiggere la malaria ed il fatalismo che la accompagna, ci vorrebbe solo un investimento di 10 dollari all’anno per ogni ammalato per far vivere meglio intere comunità dei Paesi in via di sviluppo della fascia delle malattie tropicali.


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