[28/02/2008] Energia

La Uil con Anev per l’eolico

LIVORNO. Uil e Associazione nazionale energia del vento (Anev) hanno deciso di far fronte comune «per rispondere alle crescenti necessità di sviluppo della produzione elettrica da fonti rinnovabili e per combattere i danni ambientali causati anche dai mutamenti climatici in corso», con un protocollo di intesa siglato oggi nella sede del sindacato Confederale dal segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, e dal presidente dell’Anev, Oreste Vigorito, dal quale scaturiranno una serie di iniziative comuni con l’obiettivo di sostenere una crescente produzione di energia elettrica dal vento.

Le due organizzazioni sottolineano il reciproco interesse «a diffondere una cultura dell’eolico e delle altre fonti rinnovabili, con particolare attenzione alle garanzie sul piano occupazionale e ai processi di qualificazione e riqualificazione professionali, che porterà alla realizzazione di una serie di azioni comuni di sostegno all’eolico, in quanto tecnologia matura per il ridotto impatto ambientale e per le notevoli potenzialità industriali ed occupazionali».

L’accordo prende spunto dalla necessità di rispettare le indicazioni e gli obiettivi vincolanti dell’Ue per il 2020 sullo sviluppo delle energie rinnovabili «che renderà necessario un impegno assai maggiore di quello ad oggi evidenziato dal nostro Paese, avendo determinato la comune decisione di promuovere iniziative concrete e specifiche volte a trasformare tale impegnativo obiettivo in una possibilità di sviluppo, occupazione e sicurezza energetica per l’Italia».

Luigi Angeletti ha detto che «per la produzione dell’energia elettrica il nostro Paese, ancora oggi, continua ad essere dipendente dall’estero con conseguenze negative sia sulla bolletta energetica sia sui processi di modernizzazione e di sviluppo. Il ricorso alle fonti rinnovabili e la diversificazione delle fonti energetiche possono dunque rivelarsi scelte strategiche. Rispetteremmo così i vincoli europei sulla riduzione delle emissioni e, al contempo, potremmo cominciare ad affrancarci da quella dipendenza. Anche la crescita di energia eolica si inquadra in questo contesto». Uil e Anev avvieranno in comune un’opera di corretta divulgazione delle tematiche dell’eolico come tecnologia pulita per la produzione di energia elettrica.

«L’importanza di uno sviluppo delle rinnovabili in linea con le tutele necessarie da tutti i punti di vista sono alla base dell’attività dell’Anev fin dalla sua costituzione – ha sottolineato Oreste Vigorito - l’attenzione per il territorio e le sue bellezze, le tutele progettuali per le popolazioni che vi vivono e per la flora e la fauna esistenti sono essenziali per dare valore aggiunto a queste realizzazioni che producono energia elettrica pulita per milioni di persone. Questo settore potrà dare al nostro Paese nel futuro decine di migliaia di nuovi posti di lavoro e contribuire allo stesso tempo a migliorare la sicurezza e l’indipendenza energetica dell’Italia, oltre ovviamente ai molteplici benefici ambientali conosciuti. Avere al nostro fianco una organizzazione importante come la UIil che condivide il nostro messaggio ci da ulteriore slancio per raggiungere nuovi traguardi, e per far comprendere che questo settore porta benefici in moltissimi capi che non possiamo trascurare».

L’adesione della Uil è dovuta anche al fatto che «un deciso ricorso all’energia pulita del vento inoltre consente di: dare certezza rispetto ai veri costi di produzione e stabilizzare il prezzo dell’energia elettrica; ridurre la dipendenza energetica dall’estero; aumentare la sicurezza della rete; portare benefici alla bilancia commerciale e sviluppare occupazione e innovazione tecnologica. Proprio per l’aspetto occupazionale tanto importante nel nostro Paese, l’eolico già oggi contribuisce con oltre 10.000 occupati tra diretti ed indiretti e l’accordo con la Uil ha come sua finalità proprio lo studio di questi parametri».

Anev ricorda di aver firmato un protocollo anche con Greenpeace, Legambiente e Wwf che prevede «misure di particolare mitigazione anche di tutti gli impatti marginali. In particolare i parchi eolici degli aderenti all’Anev hanno un pieno rispetto del territorio che li ospita, ed un inserimento armonioso nel paesaggio garantendo l’utilizzo delle migliori pratiche e tecnologie più innovative»
Nel 2008 in Italia si produrrà energia eolica che copre i consumi di 6 milioni di persone con una crescita annua del 30% negli ultimi 5 anni.


Torna all'archivio