[20/02/2008] Aria

Lo smog da auto riduce il quoziente intellettivo dei bambini?

LIVORNO. Se ancora vi fosse qualche dubbio sul fatto che l’inquinamento atmosferico da traffico nuoce alla salute e al vivere bene, c’è adesso anche uno studio pubblicato sull’American Journal of Epidemiology che ha messo in evidenza che troppo traffico riduce il QI (quoziente intellettivo) dei bambini. I piccoli che abitano in quartieri molto trafficati - secondo questo studio - presentano infatti quozienti intellettivi e punteggi più bassi anche a differenti tipi di test usati per valutare l´intelligenza, rispetto ai coetanei che respirano aria pulita.

Quest´effetto dell´inquinamento, è paragonabile a quello prodotto dal fumo passivo in gravidanza, dovuto al fumo di 10 sigarette al giorno, oppure a quello dell´esposizione al piombo nei bambini.

«Sono molto studiate le conseguenze dello smog - spiega Shakira Franco Suglia, dell´Harvard school of public health di Boston - sul sistema cardiovascolare e respiratorio, ma restano poco noti, invece, i danni a livello cerebrale». Nello studio a cui hanno partecipato 202 bambini di Boston tra gli 8 e gli 11 anni sono state messe a confronto le esposizioni al fumo materno, e al particolato carbonioso, emesso soprattutto dalle automobili di vecchia fabbricazione , in particolare diesel.
Ne è emerso che i bambini che vivevano in mezzo al traffico con elevate concentrazione di particolato, presentavano anche più bassi i punteggi ai test d´intelligenza, al pari appunto di quelli esposti al fumo in gravidanza.

L´inquinamento agirebbe - secondo lo studio - provocando un danno ossidativo sul cervello, ovvero un minor apporto di ossigeno causato da fenomeni infiammatori indotti dalla presenza di particolato veicolato attraverso il sangue. Ricerche ulteriori, secondo gli scienziati, sono necessarie per stabilire se lo smog abbia un ruolo anche nel causare o accelerare la degenerazione cerebrale in malattie come l´Alzheimer o il Parkinson. Una correlazione in tal senso farebbe evidenziare (e non sarebbe una novità) che l’inquinamento atmosferico colpisce oltre ai bambini in particolar modo gli anziani.


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