[19/02/2008] Rifiuti

Nuove tecnologie per la gestione dei rifiuti in sicurezza ambientale e sanitaria: le posizioni di D´Angelis e Roggiolani

FIRENZE. Sono due linee di pensiero diverse quelle espresse nella prima parte del convegno “Le nuove tecnologie per la gestione dei rifiuti in sicurezza ambientale e sanitaria” in corso oggi nella sala Redi del Consiglio Regionale. Due linee perché seppur organizzata dalle commissioni Ambiente e Sanità, i rispettivi presidenti Erasmo D’Angelis e Fabio Roggiolani hanno impostato i loro interventi in modo dissimile.

Secondo il presidente della commissione Ambiente D’Angelis, «si è di fronte all’avvio di una nuova stagione, in cui la Regione Toscana intende dare una svolta, così come accadde nel ’98, quando pose l’obiettivo della raccolta differenziata al di sopra del 30%. Oggi, dopo anni in cui quella spinta si è andata esaurendo, l’obiettivo è di raddoppiare il riciclo, attraverso la raccolta porta a porta, fino a portarlo attorno al 60%; accanto a questo, l’incentivazione del riuso, che impone l’acquisto di una percentuale di prodotti verdi agli enti pubblici, ma anche a imprese private; quindi l’utilizzo dell’impiantistica, a cominciare da termovalorizzatori all’avanguardia, sicuri e controllati, oggi base certa e necessaria nel campo dello smaltimento dei rifiuti, per percorrere anche altre strade, quelle degli impianti con nuove tecnologie da sperimentare».

«L’importante − ha spiegato D’Angelis − è che la suggestione delle strade alternative non impedisca di dare risposte concrete nell’immediato. Quelle risposte che sono ineludibili se si vogliono evitare situazioni di emergenza, da scongiurare oggi e negli anni a venire».

Proprio in questa frase si gioca il punto di vista e l’imposta diversa tra D’Angelis e Roggiolani, con quest’ultimo che infatti ritiene che «le nuove tecnologie possono giocare un ruolo di assoluto primo piano». E aggiungendo che queste tecnologie «sono pronte e oggi mostrano una nuova realtà possibile» (il rapporto Nicolais-Pecoraro parla di una tecnologia da sperimentare cioè non matura, ndr). Il presidente ha dato poi appuntamento a giovedì 28 febbraio a Peccioli (Pi), quando «sarà posta la prima pietra per la realizzazione del primo impianto di dissociazione molecolare in Toscana».

Le decisioni assunte dalla Giunta regionale e annunciate di recente rappresentano, secondo il presidente della commissione Sanità, una grande rivoluzione. In questo momento, secondo il suo parere, diventa importante prendere atto che nella fase finale dello smaltimento non c’è soltanto la soluzione dei termovalorizzatori, ma anche la dissociazione molecolare e le altre tecnologie disponibili. A proposito della raccolta differenziata, Roggiolani si è detto convinto che sia possibile arrivare presto ad una Toscana senza cassonetti e, in prospettiva, anche senza contenitori, puntando su pratiche quali il vuoto a rendere e l’uso dello sfuso.

Nel pomeriggio la giornata di studi è proseguita con la seconda sessione, “L’impiantistica più sicura e innovativa per la chiusura del ciclo”.

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