[19/02/2008] Urbanistica

Gli Emirati Arabi fanno “eco-turismo” di lusso... in Mozambico

LIVORNO. Gli Emirati Arabi Uniti sono famosi per aver creato isole artificiali, grattacieli vertiginosi e città intere in un centro shopping planetario. Un’artificializzazione scintillante fatta di ambiente, paesaggio e manodopera asiatica a bassissimo costo, piegati per investire celermente i petrodollari prima che la manna dell’oro nero si esaurisca. Ma ora gli Emirati hanno deciso di investire in natura, anche se lo fanno a modo loro, scambiando, come spesso fanno i ricchi dei Paesi emergenti, la protezione dell’ambiente con il giardinaggio, il lusso ed il golf, con una visione patinata del mondo che somiglia più ad una delle riviste dello shopping di Abu Dhabi che alla caotica e “sporca” biodiversità da difendere.

Secondo il sito web Gulf News, la compagnia Dubai World Africa investirà 200 milioni di dollari in progetti di “eco-turismo” in Mozambico, realizzando un albergo a 5 stelle, il Bilene Hotel, con un campo da golf internazionale, 500 ville (e una riserva naturale) che si svilupperanno lungo i 4 chilometri della principale spiaggia dell’ex colonia portoghese. Solo il campo da golf e l’albergo dedicato costeranno 150 milioni di dollari.

Si tratta più o meno di trapiantare un pezzo di superlusso, una specie di nuova isola artificiale e probabilmente iperprotetta, in uno dei Paesi più poveri del mondo. La nuova area “eco-turistica” sarà dotata anche di un proprio aeroporto: Bilene Praia. Le nuove strutture si aggiungeranno a quelle già presenti nella zona turistica più nota del Mozambico, a nord della capitale Maputo, occuperanno mille ettari e il progetto comprende la laguna di Sao Martinho, una riserva naturale e la zona di mare e deposizione delle uova considerata la più importante del pianeta per la sopravvivenza delle rare tartarughe liuto.

La riserva sarà gestita dalla Dubai World Conservation Africa per sviluppare l’eco-turismo, cercando di valorizzare le barriere coralline e la fauna acquatica, ma anche sviluppando attività ricreative con un diving center e vasti impianti sportivi a terra e sulla costa. La Dubai World Conservation, una società degli Emirati di proprietà statale, gestisce già altre riserve in Africa, facendo dell’eco-turismo e dei nuovi safari fotografici uno degli elementi centrali del suo giro di affari. «Ci sono vaste opportunità in Africa – spiega il presidente della Dubai World, Sultan Ahmad Bin Sulayem – Opportunità che non ci sono in qualsiasi altra parte del mondo. La nostra presenza sul continente ci pone in vantaggio per gli investimenti in Africa».


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