[15/02/2008] Energia

L´Iaea aiuta la Nigeria a recuperare i rifiuti radioattivi

LIVORNO. La Nigeria ha richiesto la presenza di una équipe di esperti in sicurezza nucleare International Atomic Energy Agency (Iaea) che hanno aiutato il governo di Abuja a recuperare in tre diversi siti sorgenti radioattive potenzialmente pericolose. «L´équipe – spiega un comunicato dell’Iaea - si è recata in due ospedali e in un centro di ricerca nel corso di una missione di una settimana nel mese di luglio scorso, ed ha recuperato delle “sorgenti” che erano precedentemente utilizzate per il trattamento di cancri e per un progetto di irradiazioni di insetti».

Le apparecchiature radioattive sono state sigillate in contenitori e dovevano essere inviate in Canada, da dove provenivano, oppure trattate in un sito di trattamento di rifiuti della Nigeria. Ma la missione ha dovuto fare i conti con molte difficoltà: guasti dei veicoli per il trasporto, ritardi nella fornitura delle attrezzature e dell’equipaggiamento e nella messa in sicurezza nei contenitori. L’Iaea sottolinea comunque che «Un grado molto elevato di sicurezza è stato mantenuto durante tutta la missione, con una scorta permanente della polizia durante il trasporto delle fonti radioattive».

Mentre tiene banco la discussione sul nucleare iraniano o nordcoreano, in pochi sanno che l´Iaea ogni mese effettua operazioni simili a quella nigeriana in Paesi che non hanno ancora (o non hanno affatto) installazioni adeguate per assicurare lo stoccaggio di materiali radioattivi e che questi non vengono spesso ritirati dagli stessi fabbricanti che li vendono ai Paesi in via di sviluppo. A fine vita, o in seguito a guasti irreparabili, nessuno sa più dove e come smaltire queste apparecchiature sempre più diffuse anche nei Paesi poveri e perivi di tecnologie appropriate di trattamento dei rifiuti radioattivi.

Un esempio è proprio la Nigeria, che utilizza sempre più fonti radioattive nel settore petrolifero, medico o industriale, ma che, nonostante i recenti sforzi per migliorare la gestione dei rifiuti radioattivi, deve ricorrere ancora all’aiuto dell’Iaea, pur essendosi dotata, fin dal 2001, della Nigerian nuclear regulatory agency, un organismo di controllo dell’utilizzo di strumenti radioattivi e dei rifiuti nucleari.


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