[14/02/2008] Comunicati

Innovazione, i campioni d’Europa

BRUXELLES. L’edizione 2007 dell’European innovation Scoreboard (Eis), evidenzia un continuo processo di convergenza dei Paesi Ue nel campo dell’innovazione. Danimarca, Finlandia, Germania, Svezia e Gran Bretagna mantengono eccellenti risultati che le pongono tra i leader mondiali dell’innovazione insieme a Usa e Giappone, ma anche la grande maggioranza degli Stati membri dell’Ue hanno buone performance e tre Stati di recente adesione, Estonia, Lituania e Repubblica Ceca, sono sulla buona strada per raggiungere entro 10 anni il livello medio di innovazione tecnologica europea.

Lo studio comparato dei risultati dimostra che gli Usa sono ancora parecchio avanti all’Ue e che il riavvicinamento tra America ed Europa è particolarmente avanzato nel settore delle telecomunicazioni, mentre in quello dei brevetti internazionali l’Ue sembra aver rallentato.
Secondo il commissario all’industria e dell’Ue, Günter Verheugen, «il miglioramento continuo delle performance in materia di innovazione nell’insieme dell’Ue è molto incoraggiato e costituisce un elemento supplementare dimostrano che il processo di Lisbona e la strategia d’innovazione allargata stanno riuscendo. Tuttavia, il fatto che il ritmo di recupero rispetto agli Stati Uniti si sia rallentato e che la distanza si crei in materia di materia di spese pubbliche per ricerca e sviluppo prova che dobbiamo raddoppiare gli sforzi se vogliamo creare più innovazione di punta in Europa».
Il rapporto fa un bilancio annuale delle performance in materia di innovazione, tanto all’interno dell’Ue che negli altri Paesi di punta in questo campo. Si tratta di una foto scattata tenendo conto di una grande varietà di indicatori che riguardano condizioni strutturali, creazione di conoscenza, innovazione delle imprese, nuovi prodotti, servizi e proprietà intellettuale.

L’European innovation Scoreboard classifica i Paesi in 4 gruppi omogenei sulla base delle loro performance negli ultimi 5 anni. Il campione degli innovatori è la Svezia, seguita da Danimarca, Finlandia, Germania, Israele, Svizzera, Gran Bretagna ed Usa. I Paesi inseguitori sono: Austria, Belgio, Canada, Francia, Islanda, Irlanda, Lussemburgo ed Olanda. L’Italia è nel penultimo gruppo, quello degli innovatori moderati, che comprende anche Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Norvegia, Slovenia, Spagna ed Australia. I Paesi in via di recupero sono: Bulgaria, Croazia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Romania e la Slovacchia. La Turchia è fuori classifica perché ha performance di innovazione ancora minori.

Comunque, all’interno dell’Ue è in atto un processo di forte convergenza da parte degli innovatori moderati ed i Paesi in via di sviluppo che stanno migliorando ad un ritmo più sostenuto della media. Il rapporto 2007 analizza per la prima volta l’efficacia dell’innovazione e sottolinea che la maggioranza dei Paesi dell’Ue potrebbero migliorare le loro performance trasformando le “entrate di conoscenza” in “Uscite di innovazione”. I paesi più efficienti sono la Germania e il Lussemburgo, ma gli altri Stati sembrano in grado di migliorare sensibilmente la loro efficienza con politiche di stimolo alla generazione di applicazioni innovatrici e della proprietà intellettuale.


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