[14/02/2008] Comunicati

Collegare i parchi per combattere il cambiamento climatico

LIVORNO. A Madrid si è tenuto recentemente il Congresso mondiale sulle Riserve della biosfera ed è stata l’occasione per la World commission on protected areas dell’Iucn (Wcpa) per ribadire che conservare gli habitat naturali e collegarli tra loro «è essenziale per la lotta contro il cambiamento climatico e per salvare le specie. E’ uno dei modi più efficaci per aiutare le piante e gli animali a sopravvivere alle minacce poste dal cambiamento climatico».

Il “2007 climate change forecasts” del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) dimostra la dimensione continentale dei cambiamenti e l’importanza di risposte su ampia scala. La Wcpa ha ripreso e rilanciato il concetto dei corridoi di collegamento ecologico (contenuto anche nelle direttive Habitat e Uccelli dell’Ue ed in Rete natura 2000) per la conservazione degli habitat e per ridurre l’erosione di biodiversità ed ecosistemi e garantire i loro servizi ambientali all’umanità, permettendo loro di continuare a fornire risorse naturali rinnovabili e acqua pulita.

«Stiamo parlando di aree molto grandi, di scala continentale, “corridoi che coprono centinaia di chilometri – spiega Graeme Worboys (Nella foto), vicepresidente della Wcpa´s Mountain Biome - Questo approccio implica la massimizzazione della naturalità, la protezione degli ultimi habitat naturali che sono in pericolo e la salvaguardia delle specie in via di estinzione».

Il Congresso mondiale di Madrid ha posto in rilievo un problema non da poco: gli effetti dei cambiamenti climatici rendono sempre più urgente affrontare la questione della frammentazione degli habitat naturali, ma intanto i confini delle aree protette rimangono immutati. Sono sempre più necessarie politiche di conservazione su larga scala a terra e a mare e l’interconnessione delle aree protette può aiutare le specie a migrare, a spostarsi per sopravvivere agli effetti del riscaldamento globale.

Per David Sheppard, a capo Programme on Protected Areas dell’Iucn, «Le aree protette fanno parte della connessione di conservazione e le riserve della biosfera ne sono una parte integrante. Le aree protette sono uno strumento importante, ma da sole non sono sufficienti. Abbiamo bisogno di pensare al di là delle aree protette e di considerare la connessione su larga scala».

La Iucn cita due esempi positivi di collegamenti su larga scala di aree protette: il corridoio ecologico tra il parco nazionale Usa di Yellowstone e quello canadese dello Yukon e l’ Alps to Atherton corridor in Australia che proteggono migliaia di chilometri di habitat naturali contigui alle grandi aree protette e garantiscono la sopravvivenza di specie importanti come l’orso grizzly e il “greater glider” (Petauroides volans) un marsupiale capace di planare tra gli alberi.


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